L'ambasciata elvetica a Caracas è in contatto con le autorità locali competenti
CARACAS - Dopo le elezioni presidenziali dello scorso luglio, in Venezuela il governo locale ha fatto arrestare più di 120 cittadini stranieri - tra i quali anche di nazionalità svizzera, tedesca, israeliana e americana - sospettati di presunto terrorismo. Lo ha comunicato il ministro degli Interni venezuelano Diosdado Cabello pochi giorni prima che il presidente Nicolás Maduro presti giuramento per un altro mandato.
Gli arrestati sono accusati di aver ordito piani terroristici e di essere coinvolti in "azioni destabilizzanti". Cabello ha parlato, secondo un video youtube trasmesso dall'agenzia EFE, di "mercenarios" stranieri, ossia mercenari.
Il governo non ha reso nota la data esatta degli arresti né il motivo per cui li ha resi pubblici solo ora. L'opposizione aveva annunciato l'intenzione di manifestare in vista della cerimonia di giuramento di Maduro prevista per venerdì. Il governo ha rafforzato le misure di sicurezza nelle strade della capitale Caracas per "garantire la pace", ha detto Cabello.
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha detto oggi a Keystone-ATS di essere a conoscenza dell'arresto di un cittadino svizzero in Venezuela. L'ambasciata svizzera a Caracas è in contatto con le autorità locali competenti. Per motivi di protezione dei dati e della personalità, non è possibile fornire ulteriori dettagli.
Dopo le elezioni presidenziali in Venezuela dello scorso luglio, il candidato dell'opposizione Edmundo González ha rivendicato la vittoria. Gli Stati Uniti e diversi Paesi dell'America Latina lo riconoscono come vincitore delle elezioni. Tuttavia, l'autorità competente in materia elettorale, allineata al potere, ha dichiarato vincitore il presidente Maduro, in carica da quasi dodici anni.
González, partito per la Spagna all'inizio di settembre, dove ha chiesto asilo politico, aveva recentemente annunciato che sarebbe tornato in patria e che venerdì avrebbe giurato come presidente del Paese sudamericano. Tuttavia, in Venezuela è stato spiccato un mandato di cattura nei suoi confronti. Pochi giorni fa il governo di Caracas ha messo una taglia di 100'000 dollari sulla sua testa.
Il 75enne è attualmente in viaggio attraverso diversi Paesi del continente americano per raccogliere sostegno nella regione. Dopo aver visitato l'Argentina e l'Uruguay, dove ha incontrato i presidenti, González ha incontrato anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Washington. Secondo un comunicato della Casa Bianca, entrambi hanno concordato che la vittoria elettorale autodichiarata da González debba essere riconosciuta attraverso un ritorno pacifico al governo democratico.