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TRIBUNALE FEDERALE

Il Tribunale federale annulla l'assoluzione di uno stupratore

Secondo i giudici Losanna i colleghi di Zurigo hanno sbagliato a non considerare «attendibili» le dichiarazioni della vittima.
Depositphotos (Tinnakorn)
Fonte ats
Il Tribunale federale annulla l'assoluzione di uno stupratore
Secondo i giudici Losanna i colleghi di Zurigo hanno sbagliato a non considerare «attendibili» le dichiarazioni della vittima.

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ha annullato l'assoluzione di un uomo accusato di violenza carnale da parte del Tribunale cantonale zurighese, il quale aveva considerato «non attendibili» le dichiarazioni della vittima.

Nella sentenza pubblicata oggi i giudici losannesi ritengono che sia stato «arbitrario» non basarsi sulle affermazioni della donna. Inoltre i testimoni che hanno sostenuto che essa era crollata a terra piangendo dopo il reato erano credibili. Il TF è quindi giunto alla conclusione che l'assoluzione era sbagliata. Il Tribunale cantonale dovrà ora prendere una nuova decisione.

Nel settembre 2020 l'imputato si era offerto di accompagnare una donna in albergo, ma invece di raggiungere l'hotel ha guidato fino a un'area sterrata dove ha trascinato la donna fuori dall'auto e l'ha violentata.

Nei confronti degli inquirenti egli ha sempre sottolineato che il rapporto sessuale era stato consensuale. Secondo i testimoni la donna era però in uno stato mentale terribile. Durante il reato si trovava in una sorta di stato di choc che non le ha permesso di ribellarsi (il cosiddetto "freezing").

Nei primi interrogatori la vittima ha riferito solo di un bernoccolo in testa e di un dolore a uno stinco; solo in un secondo momento ha detto agli inquirenti di aver provato dolore anche all'addome. Il Tribunale cantonale ha quindi assolto l'uomo dall'accusa di violenza carnale perché a suo avviso non si poteva fare affidamento sulle dichiarazioni della donna.

In base al principio del «in dubio pro reo», l'uomo doveva essere assolto dall'accusa di violenza carnale. È stato condannato solo per pornografia, per la quale gli è stata inflitta una multa sospesa con la condizionale. La procura non ha accettato questa decisione e si è rivolta al TF.

In prima istanza, nel settembre 2022, il tribunale distrettuale di Bülach aveva condannato l'uomo a 33 mesi di reclusione, di cui 12 da scontare, più una multa con la condizionale e l'espulsione per sette anni. Inoltre egli doveva pagare alla vittima 15'000 franchi a titolo di riparazione morale.

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