Un 28enne è riuscito a vincere la sua battaglia con alcool e droga e ora condivide la sua storia per aiutare altre persone
AARAU - Dopo quindici anni di dipendenze da sostanze stupefacenti e alcol, di soldi finiti in pochi giorni e percorsi professionali interrotti, è sobrio da un anno e con la sua testimonianza su Tik Tok aiuta chi sta vivendo esperienze come la sua. Raul ha 28 anni e vive nel Canton Argovia, il suo profilo è diventato un diario, un punto di riferimento, un impegno con sé stesso, «se la gente conosce il mio volto, si fida di me, non posso semplicemente ricadere» e con gli altri.
I follower che si confidano con lui - La community che si è raccolta attorno ai suoi racconti infatti è molto attiva e ha supportato giovani e non in difficoltà. In particolare mi è rimasto impresso un ragazzo di 14 anni che in una diretta su TikTok ha raccontato di essere stato picchiato dal padre alcolista, cui gli utenti hanno scritto fino a convincerlo a denunciare. O ancora, un giovane lasciato dalla sua ragazza, che «nemmeno la sua famiglia riusciva più a raggiungere, si è confidato con me in diverse telefonate e poi ha deciso di intraprendere un percorso di disintossicazione».
Dall'erba alla cocaina - La storia di Raul con le dipendenze inizia presto, dalla separazione dei genitori e con la madre con una disabilità che inizia a bere. Ha dodici anni quando comincia a fumare e vendere erba. Finisce in un rifugio per senza tetto, smette di fumare ma comincia a stordirsi di alcol. A sedici anni scopre l’MDMA, a diciassette la cocaina. «La cocaina mi dava la sicurezza e l’autostima che non avevo». Porta però a ben altre conseguenze: gli rovina il setto nasale, gli fa perdere il primo apprendistato in casa anziani, a causa di una paralisi facciale che lo costringe a andare spesso in ospedale, poi anche il secondo in un negozio di moda. Nel 2022 ottiene una rendita di invalidità, in pochi giorni però spende «per cocaina, alcol e escort». I genitori, dapprima la madre poi il padre, lo cacciano di casa, dorme in una sala d'attesa di una stazione
La svolta - La scossa arriva, inaspettata, dalla madre, che in Spagna sta male, perde coscienza senza una spiegazione. «Se muore, muore con un figlio tossicodipendente», si dice, e smette con la cocaina ma non con l'alcol. Rientrato in Svizzera, prova a uscirne: prima cerca di reintegrarsi in una struttura assistita, dopo un cedimento entra in una clinica di disintossicazione a Berna. Dopo tre mesi, vede la luce.
Il presente e i progetti per il futuro - È sobrio da un anno e racconta la sua storia su Tik Tok. Ha iniziato a farlo come una sorta di diario, poi le sue parole sono state via via più apprezzate, grazie anche alla sincerità con cui si espone. Aiuta come può, indirizzando le persone verso gli esperti. Presto vorrebbe iniziare un corso di formazione per diventare consulente psicosociale, impegnandosi nel sociale, un desiderio che ha sempre avuto ma che la dipendenza non gli ha permesso di realizzare. Intanto, è impiegato in un programma di reintegrazione ad Aarau e si trasferirà nella sua prima casa propria a marzo. Oltre al profilo, ha avviato con un altro paziente della clinica di disintossicazione la "Stay Clean Show" su YouTube, dove parla di dipendenza con altre persone colpite ed esperti.
I ricordi degli anni di dipendenze - «Era normale stare sveglio per quattro o cinque giorni», racconta, confidando di aver commesso furti per procurarsi il denaro per comprare la droga. «Sono sempre stato bravo a parlare e a mentire, così manipolavo i miei amici e anche i miei genitori».