LIESTAL - Una madre 34enne è stata condannata oggi a Liestal a tre anni di carcere con condizionale parziale per aver avvelenato il figlio di tre anni con dei farmaci, accusando poi il marito. All'epoca dei fatti la coppia stava affrontando le procedure di divorzio. Il bambino è sopravvissuto.
L'imputata è stata giudicata colpevole di lesioni gravi, omissione di soccorso, denuncia mendace e truffa. Dei tre anni di reclusione ne dovrà scontare uno. Il servizio d'esecuzione delle pene deciderà la forma precisa di detenzione.
I fatti risalgono all'agosto 2008. La coppia ha due figli e un terzo, quello coinvolto nella vicenda, è nato da una relazione extra-coniugale di lei.
Il tribunale sostiene che la 34enne volesse vendicarsi del marito - per una questione di affidamento -, somministrando due pastiglie di rilassante muscolare al bambino. Non si è però trattato di tentato omicidio, come invece afferma il procuratore.
La donna è stata condannata per omissione di soccorso, poiché ha fornito ai medici false informazioni sullo stato di salute del bambino. In questo modo ha notevolmente aumentato i rischi, ha sottolineato il giudice.
L'imputata ha nel frattempo avuto un altro figlio da un nuovo compagno. Non si tratta più della stessa persona di quattro anni fa e conduce una vita famigliare stabile, ha aggiunto il presidente della corte.
Il tribunale ha pertanto optato per una detenzione parziale di un anno. Si tratta infatti anche di evitare le ripercussioni che una pena più lunga avrebbe sui figli.
ATS