Traguardo storico per la più antica delle aziende quotate in Borsa che cominciò dai libri, passò alle banconote e oggi è una multinazionale
ZURIGO - Il gruppo zurighese Orell Füssli, attivo nell'editoria, nel commercio di libri e nella produzione di banconote, compie quest'anno 500 anni. La più antica delle aziende quotate alla Borsa svizzera ha plasmato la vita culturale ed economica svizzera.
La sua storia aziendale ha origine dal tipografo bavarese Christoph Froschauer, che il 9 novembre 1519 ottenne la cittadinanza zurighese. Grazie al suo talento per l'editoria, molto rapidamente sviluppò un centro stampa ed editoriale di rilevanza europea, ha spiegato oggi ai media l'archivista di Orell Füssli Adrian Scherrer.
Froschauer fece amicizia con il riformatore Huldrych Zwingli, che nel 1519 iniziò a predicare al duomo di Zurigo, e divenne il suo editore. Nel 1531 venne pubblicata la "Zwingli-Bibel" ("Bibbia di Zwingli"), un brillante risultato di prima arte libraria con una insolita copertina a due colori per il costo di "due salari mensili" di allora, ha spiegato Scherrer. La sua stampa richiese diverse settimane poiché ogni pagina dovette essere stampata singolarmente.
Froschauer morì di peste nel 1564. Durante la sua vita pubblicò oltre 700 libri e stampò anche documenti ufficiali e carte geografiche.
Cambiamento e coerenza - Dalla morte di Froschauer sono successe molte cose. È quanto racconta anche la pubblicazione commemorativa "500 Jahre Drucken" ("stampare 500 anni").
La casa editrice è solo una dei quattro attuali settori di attività di Orell Füssli. In qualità di gruppo industriale e commerciale diversificato le altre attività principali dell'azienda sono infatti "Stampa di banconote e documenti ufficiali", "Sistemi industriali per la serializzazione di banconote e documenti di valore" nonché "Vendita al dettaglio".
Orell Füssli conta circa 800 collaboratori in cinque Paesi e realizza un fatturato di circa 250 milioni di franchi.
Innovazione e passione - «Guardo con stupore alla storia aziendale», ha affermato il Ceo Martin Buyle. Un'esistenza tanto lunga è possibile grazie all'innovazione, alla vicinanza al cliente e alla passione dei dipendenti. Certamente sono necessari anche un po' di fortuna e un ambiente politico stabile, ha aggiunto.
Nell'arco degli ultimi dieci anni per Orell Füssli le vendite di libri hanno registrato una riduzione dei ricavi di un quinto, e una graduale diminuzione dei margini, in particolare a causa della digitalizzazione dei contenuti e della concorrenza dei giganti della distribuzione online. Buyle è però convinto che nonostante la digitalizzazione i libri continueranno ad esistere. Ritiene che vi sarà una «coesistenza, non una sostituzione».
Per quanto riguarda invece la stampa di banconote, l'attività ha recentemente ripreso vigore, soprattutto grazie alla BNS che dal 2016 sta gradualmente rinnovando tutti i tagli in circolazione in Svizzera.