BERNA - Nell'ambito dell'AVS dovrebbero essere presi dei provvedimenti per alleggerire gli oneri amministrativi inutili a carico delle imprese. Con 100 voti contro 80, il Consiglio nazionale ha adottato oggi una mozione degli Stati volta ad eliminare due attività particolarmente gravose.
Si tratta dell'obbligo per le aziende di dichiarare nel corso dell'anno i loro nuovi dipendenti, nonché l'invio di un attestato di assicurazione. Queste due formalità non sono indispensabili al buon funzionamento dell'AVS, ha sottolineato Hans Egloff (UDC/ZH).
Lo sgravio amministrativo richiesto è infimo rispetto alla questione del lavoro in nero, ha criticato invano Dominique de Buman (PPD/FR), a nome della commissione. Il consigliere nazionale popolare-democratico sosteneva un'alternativa promossa dal ministro dell'interno Alain Berset.
Secondo il consigliere federale, la cassa di compensazione AVS dovrebbe calcolare il numero di nuovi lavoratori dichiarati nel corso dell'anno e mettere a disposizione di ogni impresa, sotto forma di un formulario già riempito, i dati complessivi dei dipendenti per il computo annuale dei salari.
Questa soluzione ha il vantaggio di affrontare il problema del lavoro in nero, ha aggiunto de Buman. A suo avviso, l'adozione della mozione genera una situazione di incertezza, mentre la mobilità crescente dei salariati e le attività transfrontaliere devono poter essere registrate sistematicamente.
Qualora il Nazionale avesse respinto la mozione, il Consiglio federale prometteva una modifica del regolamento dell'AVS entro la fine dell'anno. Ma così non è stato.