La proposta dei verdi è passata solo a Ginevra. L'aumento delle rendite del primo pilastro fanno registrare un 59.4% di contrari. Lo spettro del terrorismo convince il 65.5% degli svizzeri
BERNA - Le urne svizzere hanno dato il loro responso. Bocciate le iniziative e promossa la "Legge SIC".
Quello dato dalla popolazione elvetica all'economia verde è un rifiuto di quelli pesanti: la proposta è passata solo a Ginevra ed è stata bocciata dal 63.6 dei votanti svizzeri. Bocciato pure l'AVSplus, che è passato solo in Ticino ed in alcuni cantoni romandi, ma che ha fatto registrare un 59.4% di contrari alla proposta. Bene per contro la Legge SIC, promossa da tutti i cantoni e da ben il 65.5% della popolazione.
Economia verde, Leuthard: «Il governo prosegue con gli sforzi» - La consigliera federale e ministra dell'ambiente Doris Leuthard si è compiaciuta per l'esito del voto sull'iniziativa economia verde, ma ciò non significa che bisogna riposare sugli allori, ha ammonito.
Per il governo - ha detto incontrando la stampa - il risultato del voto non è un no all'economia verde, ma soltanto al testo che è stato sottoposto al popolo e che avrebbe avuto conseguenze negative per aziende ed economie domestiche. Malgrado gli sforzi già avviati e gli eccellenti risultati ottenuti in particolare nel riciclaggio, gli Svizzeri utilizzano troppe risorse. Occorre puntare a un'economia verde - ha detto la Leuthard - ma a tappe e in accordo con le imprese.
Il Consiglio federale proseguirà con il suo piano d'azione e agirà nell'ambito della legislazione esistente, ma ha anche posto in consultazione una revisione della legge sul CO2. Si tratta di una buona base per ratificare l'accordo di Parigi sul clima. Inoltre, la strategia energetica 2050, che il parlamento dovrebbe concludere di esaminare in questa sessione, sarà un contributo importante alla preservazione delle risorse, ha conclusa la ministra PPD, rilevando che la Svizzera è un paese tra i più innovativi e deve proseguire su questa strada.
Hotelleriesuisse soddisfatta - Il settore alberghiero si rallegra per il "No" all'iniziativa "Per un'economia verde» sottoposta oggi a votazione popolare" ribadendo che «la legittima rivendicazione debba essere attuata con soluzioni praticabili».
Vittoria per il Consiglio federale - Gli Svizzeri hanno seguito in pieno le indicazioni del Consiglio federale in questo fine settimana di votazioni, con risultati chiari. La partecipazione si è avvicinata al 43%.
Quasi sei votanti su dieci si sono rifiutati di aumentare le rendite AVS del 10% e l'iniziativa dei sindacati e della sinistra è stata respinta con il 59,4% delle schede. Il testo ha ottenuto il sostegno dei canton latini, Giura in testa con 59,5%. A seguire Neuchâtel (54%), Ginevra (53,6%), Ticino (53,4%) e Vaud (50,3%).
No senza attenuanti anche all'iniziativa per un'economia verde, approvata soltanto da Ginevra (51,9% di sì), mentre i più ostili sono risultati gli Svittesi (78,5% di no). Il rifiuto dei Ticinesi è stato del 60%.
Infine, due Svizzeri su tre hanno accettato di rafforzare l'arsenale a disposizione dei Servizi informativi della Confederazione: la nuova legge che autorizza una sorveglianza "intrusiva" è stata accolta dal 65,5% dei votanti, con Vaud che ha dato il sostegno maggiore (74,2%) e Basilea Città quello minore (55%). Il governo non può che essere pienamente soddisfatto di questa ultima domenica settembrina.
Economia verde ampiamente bocciata dal 63.6% dei votanti - Il popolo svizzero non intende adottare drastiche misure di riduzione del consumo di risorse ambientali. L'iniziativa "per un'economia verde" - sostenuta dalla sinistra e dagli ecologisti - è stata respinta nettamente, dal 63,6% dei votanti. La partecipazione al voto si è attestata al 43,1%.
Solo il canton Ginevra ha accolto la proposta, con una percentuale del 51,9%. Più in generale, l'opposizione è stata più timida in Romandia rispetto alla Svizzera tedesca, ma anche nei grandi agglomerati urbani. Cantoni come Basilea Città (53,0% di no), Vaud (53,7%), Giura (55,2%) e Neuchâtel (56,0%) hanno espresso maggiore apertura verso le proposte ecologiste. In Ticino i "no" si sono attestati al 60,0%, mentre nei Grigioni al 69,6%.
L'oggetto è stato invece nettamente respinto nella Svizzera centrale e nei cantoni rurali. La quota più elevata di "no" è stata osservata a Svitto (78,5%), davanti a Nidvaldo (77,2% di no) e Obvaldo (77,1%). Forte l'opposizione anche in Vallese (70,8%), Argovia (69,7%), Soletta (69,4%) e Lucerna (69,0%), mentre a Berna (62,7%), Zurigo (62,3%) si sono registrate percentuali lievemente sotto la media nazionale.
Il testo - "Per un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse" - chiedeva di ridurre l'impronta ecologica globale a un livello sopportabile entro il 2050. Proponeva inoltre di ancorare nella Costituzione i principi dell'economia circolare, che privilegia la produzione indigena, il riutilizzo delle materie e promuove la ricerca e l'innovazione.
Legge SIC approvata dal 65.5% della popolazione e da tutti i cantoni - Gli elettori svizzeri, con il 65,5% dei voti, si sono espressi chiaramente a favore della Legge federale sulle attività informative (LAIn). Il testo è stato approvato in tutti i cantoni. I voti favorevoli sono stati 1'458'827, i contrari 768'533.
In Ticino la normativa è stata approvata dal 66,1% dei cittadini (63'130 voti). Nei Grigioni la quota si è invece attestata al 63,5% (30'956).
La legge sugli 007 elvetici offre al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) un nuovo arsenale di misure per lottare contro il terrorismo. Con la nuova normativa i servizi segreti potranno fra le altre cose - in casi gravi e sempre previa approvazione - effettuare intercettazioni telefoniche, sorvegliare computer o tenere sotto controllo attività effettuate tramite Internet. Sarà anche possibile osservare eventi in luoghi privati, se necessario installando microfoni.
La decisione del Parlamento di far sorvegliare più da vicino il SIC non era stata sufficiente a calmare gli oppositori, che vedono nelle nuove normative un attacco alla libertà personale e il rischio di schedature di massa. PS, Verdi, Partito pirata e altri movimenti di sinistra hanno pertanto lanciato il referendum, che ha raccolto 56'055 firme valide.
Durante la campagna gli oppositori aveva più volte sottolineato l'importanza di garantire la privacy e i diritti fondamentali dei cittadini. Secondo l'Alleanza contro lo Stato ficcanaso, la nuova legge crea solo un'illusione di sicurezza. Ad esempio, gli autori degli attentati a Parigi e Bruxelles erano noti ai servizi di informazioni, ma questo non ha impedito le tragedie.
Secondo i partiti favorevoli al testo - in particolare PLR, PPD, UDC e PBD - si tratta invece di dotare i servizi informativi della Confederazione di quegli strumenti in grado di prevenire le minacce attuali, come il terrorismo di matrice islamica.
Di fronte alla radicalizzazione islamista e al pericolo rappresentato dai combattenti di ritorno dall'Iraq e dalla Siria, i nostri servizi segreti sono attualmente "muti e ciechi", era stato dichiarato durante la campagna.
Zurigo non regala sorprese - A Zurigo è stata ampiamente bocciata l'iniziativa popolare verde per un'economia sostenibile. Con il 62,33% di "No", non c'è stata storia. Anche AVSplus è stata sonoramente bocciata con il 61,66%.
Il "Sì" alla Legge sulle attività informative ha raggiunto il 63,98%.
Il Ticino dice "Sì" ad AVSplus - In Canton ticino i partecipanti alle votazioni di questo 25 settembre hanno detto "Sì" all'iniziativa di AVSplus con il 53,42%. Non è passata invece l'Economia sostenibile. Su quest'ultimo oggetto i "No" dei votanti rossoblù hanno raggiunto il 59,95%.
Per quanto riguarda, invece, la Legge sulle attività informative, il Ticino non regala sorprese e si allinea alla decisione di tutti gli altri cantoni. Il "Sì alla legge ha raggiunto il 66,08%.
AVSplus, bocciata dal 59.4% dei votanti - No all'aumento delle rendite del primo pilastro: l'iniziativa popolare AVSplus è stata chiaramente respinta a livello svizzero con il 59,4% dei voti, anche se ha trovato il sostegno dei cantoni latini, fra i quali il Ticino.
L'oggetto è stata accolta solo dai cantoni di Giura (sì al 59,5%), Neuchâtel (54,0%), Ginevra (53,6%), Ticino (53,4%) Vaud (50,3%). A Basilea Città (49,1%) è stato sfiorata la maggioranza, ma nel resto della Svizzera tedesca l'opposizione è stata virulenta, sia nelle regioni più piccole come Appenzello Interno (sì al 22,3%) o Obvaldo (24,9%) che in quello più grandi come Zurigo (38,3%). Anche i Grigioni hanno assunto una posizione molto critica (34,5%).
Complessivamente a livello nazionale in base ai dati provvisori i no sono stati 1'348'000, che hanno così nettamente sopravanzato i 921'000 sì. La partecipazione si è attestata al 43%.
L'iniziativa puntava ad aumentare del 10% tutte le rendite di vecchiaia AVS, attuali e future. Le persone sole avrebbero ricevuto 2400 franchi, le coppie sposate 4200.
La destra e il Consiglio federale trovavano troppo cara questa soluzione. Preferiscono puntare sulla riforma della previdenza vecchiaia attualmente in esame in parlamento.
Legge SIC: «Indispensabile fare qualcosa» - L'approvazione della Legge federale sulle attività informative (LAIn) è una buona base, un pilastro indispensabile, secondo il consigliere nazionale dell'UDC Raymond Clottu (NE).
«Bisognava fare qualcosa di nuovo, dopo un periodo di 20 anni nel quale non si è fatto assolutamente niente per modernizzare questa legge», ha affermato ai microfoni della RTS.
Ma non basta, bisognerà effettuare altri interventi, ad esempio nell'esercito e nel suo equipaggiamento. «La sicurezza è un tema complesso, non ci sono solo i servizi segreti», ha detto il deputato.
A Ginevra tre "Sì" - Sì ad AVS plus ed Economia verde. Il cantone di Calvino ha approvato le due iniziative popolari che chiedevano un aumento del 10% delle rendite AVS e una politica economica sostenibile. Per quanto riguarda quest'ultimo oggetto, Ginevra è l'unico cantone ad avere detto "Sì".
Per quanto riguarda la Legge sulle attività informative, i favorevoli hanno raggiunto il 61,17%. Il "Sì" del Canton Ginevra si aggiunge così a tutti gli altri cantoni finora scrutinati.
Vaud accetta AVSplus - Vaud è il terzo cantone ad accettare l'iniziativa "AVSplus". Nel cantone romando è stato testa a testa fino all'ultima scheda. Alla fine l'hanno spuntata i favorevoli con il 50.28%. Chiaramente bocciata l'economia verde con il 68.45% di no.
Ottimo risultato per la Legge SIC, approvata da ben il 74.24% dei votanti.
A Zugo nessuna chance per AVS ed Economia sostenibile - Anche a Zugo Economia sostenibile e AVSplus non trovano l'appoggio degli elettori recatisi alle urne in questo appuntamento di votazioni. Non c'è stata storia né per l'Economia sostenibile né per AVSplus.
L'iniziativa popolare dei verdi ha raccolto il 28,4% di voti favorevoli, mentre AVS plus il 28,57%.
Approvata per contro la Legge sulle attività informative con il 69,26%.
Cassis su AVSplus: «Popolo maturo, no alle soluzioni semplicistiche» - Bocciando l'iniziativa AVSplus i cittadini svizzeri hanno avuto la maturità di capire che non vi sono soluzioni semplicistiche nell'affrontare l'enorme sfida demografica: lo afferma il consigliere nazionale Ignazio Cassis (PLR/TI).
Secondo il deputato ticinese, che presiede la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale, la buona strada per affrontare il problema della previdenza è quella che viene attualmente battuta dal parlamento. Ma gli svizzeri dovranno dar prova di pazienza, perché «vi sarà una grande partita di ping pong fra le camere».
Nell'insieme per Cassis il progetto uscito dalla commissione va però nella giusta direzione, anche se occorre apportare correzioni, in particolare per quanto concerne la compensazione del tasso di conversione, che secondo il PLR dovrebbe avvenire solo nel secondo pilastro. Il Consiglio degli Stati voleva invece compensare una parte dell'abbassamento del tasso dal 6,8% al 6,0% con un bonus di 70 franchi nell'AVS.
A Basilea Città due "No" e un "Sì" - I cittadini della "città Cantone" hanno detto "No" sia alla iniziativa popolare dei Verdi per un'economia sostenibile con il 52,96%, sia all'iniziativa che chiedeva un aumento del 10% delle rendite AVS. Quest'ultima ha ottenuto il 49,08% di "Sì".
Per quanto riguarda, invece, la Legge sulle attività informative , il "Sì" ha sfiorato il 55% (54,98%).
A San Gallo "No" ad Economia verde e AVSPlus - Gli elettori del Canton San Gallo hanno bocciato le due iniziative popolari e approvato la nuova Legge sulle attività informative. Per quanto riguarda l'Economia sostenibile, il "No" ha sfiorato il 70% (69,75), mentre per quanto riguarda AVSplus il "Sì" si è fermato al 33,18%.
La nuova legge sulle attività informative è stata approvata con il 65,16%.
Giura dice "Sì" ad AVSplus - Il canton Giura è solo il secondo cantone, dopo Neuchatel, ad approvare l'iniziativa AVSplus (59.50% i favorevoli).
Per il resto confermato l'andamento nazionale con la bocciatura all'economia verde e la promozione della Legge SIC.
Mea culpa ecologista: «Abbiamo sottovalutato i contrari» - «Abbiamo sottovalutato la sfacciataggine dei contrari, che hanno diffuso affermazioni senza prove», ha affermato il consigliere nazionale ecologista Bastien Girod (ZH), commentando la bocciatura dell'iniziativa "per un'economia verde".
Malgrado il "no" popolare che si sta profilando sia ampio, i Verdi definiscono il risultato "incoraggiante". Dove il tema è sentito da tempo, come nella Svizzera romanda, abbiamo ottenuto un buon riscontro, ha dichiarato Girod all'ats, precisando che è stato molto difficile battersi contro la «campagna della paura» lanciata, investendo molto denaro, contro l'iniziativa.
I Verdi guardano già al futuro e al prossimo appuntamento alle urne. In novembre il popolo dovrà infatti pronunciarsi sull'iniziativa per un abbandono pianificato dell'energia nucleare, che vuole introdurre una durata massima di esercizio di 45 anni per le centrali esistenti. Forse allora avremo la paura dalla nostra parte, ha concluso con un certo ottimismo Girod.
«Sollevati» gli impresari costrutturi - Gli impresari costruttori si dicono sollevati del rifiuto dell'iniziativa «AVSplus». Il No all'aumento delle rendite secondo il principio dell'annaffiatoio dimostra che il popolo è a favore di una revisione globale e duratura della previdenza per la vecchiaia. Il No dell'elettorato all'iniziativa «Economia verde» è un chiaro segno a favore di una pragmatica politica ambientale.
Vallese due "No" ed un "Sì" - Anche il Vallese non si distanzia dagli altri cantoni bocciando severamente l'Economia verde (i "No" sfiorano il 71%) mentre viene rifiutata, anche se non così nettamente, pure l'AVSplus con il 59.01%. La Legge SIC viene per contro promossa con il 64.84% dei votanti a favore.
AVSplus respinto dalla maggioranza dei Cantoni - Niente aumento delle rendite per i pensionati: l'iniziativa popolare AVSplus è ufficialmente respinta, perché la maggioranza dei cantoni si è detta contraria. Stando alle proiezioni il no si situa al 60%.
La proposta di modifica costituzionale lanciata dai sindacati è stata accolta finora solo a Neuchâtel (sì al 54,0%). Tutti gli altri cantoni fin qui scrutinati l'hanno respinta, con i sì che vanno dal 22,3% di Appenzello Interno al 42,2% di Basilea Campagna.
L'iniziativa puntava ad aumentare del 10% tutte le rendite di vecchiaia AVS, attuali e future. Le persone sole avrebbero ricevuto 2400 franchi, le coppie sposate 4200. Il costo di 4,1 miliardi avrebbe dovuto essere coperto secondo gli iniziativisti con una trattenuta dello 0,4% in busta paga sia da parte del salariato che del datore di lavoro.
La destra e il Consiglio federale trovavano troppo cara questa soluzione. Preferiscono puntare sulla riforma della previdenza vecchiaia attualmente in esame in parlamento. Essa prevede di aumentare l'età di pensionamento delle donne a 65 ani, di finanziare in modo complementare l'AVS con un aumento massimo dell'IVA dell'1,5% e di abbassare il tasso di conversione al 6%.
Uri, Svitto, Turgovia e Sciaffusa confermano i due "no" ed il sì.
Neuchatel: «Sì ad AVSplus» - Il cantone neocastellano è per ora il primo ad avere accettato l'iniziativa con un 54% di "Sì". Promossa pure la Legge SIC mentre viene bocciata l'economia verde.
Legge SIC: «Approvata dal 66%» - La Legge federale sulle attività informative (LAIn) è stata approvata dal 66% dei votanti. A comunicarlo è l'istituto gfs.bern nelle sue proiezioni delle 13:30.
Il risultato è più netto del previsto e al momento sembra essere addirittura il più netto della giornata, ha affermato il politologo Claude Longchamp di gfs.bern alla televisione svizzerotedesca SRF.
I dati si basano attualmente su undici cantoni. Dagli scrutini già effettuati Nidvaldo - con il 70% di favorevoli - risulta il cantone che meglio ha accolto il testo. A Lucerna e Obvaldo i "sì" raggiungono il 69%, ad Argovia il 65% e nei Grigioni, a Basilea Campagna e Svitto il 64%.
La LAIn offre al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) un nuovo arsenale di misure per lottare contro il terrorismo. Gli agenti federali potranno in casi gravi sorvegliare comunicazioni, osservare eventi in luoghi privati - se necessario installando microfoni - o controllare di nascosto sistemi informatici.
Proiezione: «Economia Verde ampliamente bocciata» -Il popolo svizzero non vuole adottare drastiche misure di riduzione del consumo di risorse ambientali. Stando alla seconda proiezione dell'istituto gfs.bern i votanti avrebbero respinto in modo chiaro l'iniziativa per un'economia verde, con una percentuale superiore al 63%.
A livello cantonale l'oggetto è stato nettamente respinto a Nidvaldo (77,2% di no), Argovia (69,7%), Soletta (69,4%), Lucerna (69%), Glarona (68,8%), Appenzello Esterno (67,2%) e Basilea Campagna (64,5%). Secondo i risultati parziali si profila una bocciatura anche a Zurigo (62%), Basilea Città (54,3%) e Vaud (53,5%) mentre a Ginevra potrebbe spuntarla il "sì" (50,9%).
Il testo - "Per un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse" - chiede di ridurre l'impronta ecologica globale a un livello sopportabile entro il 2050. Propone inoltre di ancorare nella Costituzione i principi dell'economia circolare, che privilegia la produzione indigena, il riutilizzo delle materie e e promuove la ricerca e l'innovazione.
L'iniziativa è sostenuta da un comitato comprendente i Verdi, il PS, i Verdi Liberali, il Sindacato Unia, oltre a una serie di organizzazioni ecologiste e da diversi esponenti del mondo scientifico ed economico.
I Grigioni bocciano le due iniziative popolari - AVSplus con il 65.47% e Economia verde con il 69.55%. Promossa la Legge SIC con il 63.56%.
Gli oppositori alla Legge SIC non mollano: «Rimarremo vigili» - Gli oppositori alla Legge federale sulle attività informative (LAIn) rimarranno vigili nell'applicazione della normativa. I controlli dovranno funzionale in modo da garantire la proporzionalità, ha affermato l'Alleanza contro lo Stato ficcanaso.
Deluso il consigliere nazionale verde Balthasar Glättli (ZH). «Ci siamo impegnati a combattere la campagna della paura messa in piedi dai nostri oppositori, utilizzando argomenti efficaci», ha dichiarato tramite un comunicato.
Patrick Walder, di Amnesty International, vede il risultato come un segno di crescita della paura di attentati in Svizzera. Un terzo dei votanti ha comunque espresso la propria preoccupazione per la violazione della sfera privata, ha detto alla televisione svizzerotedesca SRF.
Due "No" e un "Sì" anche a Basilea Campagna.
Economia verde, i favorevoli parlano di sconfitta onorevole - Malgrado la chiara bocciatura che si sta profilando all'iniziativa "per un'economia verde", i promotori parlano di una sconfitta onorevole, che ha permesso di attirare l'attenzione sul tema. Promettono inoltre di voler continuare a battersi.
Il mondo economico ne è uscito diviso, ha affermato Nick Beglinger, direttore di Cleantech21 ed ex presidente di swisscleantech, ai microfoni della televisione svizzerotedesca SRF. Ci sono state diverse grosse aziende che hanno sostenuto l'iniziativa, ha rilevato, aggiungendo che questo tema guadagnerà consensi con il passare del tempo.
Sollevati invece per il risultato netto i contrari. «Un'approvazione avrebbe avuto grosse conseguenze, sia nel settore immobiliare che della mobilità», ha rilevato il presidente di economiesuisse, Heinz Karrer, a SRF.
L'industria si sta già impegnando in materia di sostenibilità, ha ricordato, precisando che nel campo della riduzione dei rifiuti si è già fatto molto. Il risparmio di risorse, ha concluso Karrer, è molto interessante, a livello di costi, per le imprese svizzere.
PLR euforico sul risultato della Legge SIC: «Risultato ideale» - Gli svizzeri sembrano aver accettato la Legge federale sulle attività informative (LAIn) con oltre il 55% dei voti favorevoli. Un risultato ideale, secondo il consigliere nazionale del PLR Benoît Genecand (GE), con un "sì" netto ma una minoranza comunque visibile.
Si trattava di un tema particolare, fra libertà e sicurezza, ha detto il deputato alla RTS. Per questo motivo «non mi auguravo una vittoria con l'85% dei voti».
La socialista vodese Rebecca Ruiz, favorevole al testo, ha rifiutato la contrapposizione destra-sinistra. «La sinistra ha partecipato alla legge, abbiamo fatto tutto il possibile per rafforzare i controlli democratici», ha affermato la consigliera nazionale. Si tratta di un risultato equilibrato, ha detto.
Soletta non si differenzia - Due "no" e un "sì" anche dalle urne solettesi. I cittadini hanno rifiutato AVSplus (con il 59.15%) e l'Economia verde (69.35%). Promossa per contro la Legge SIC dal 53.36 della popolazione.
Due no e un sì anche a Lucerna - Il cantone della Svizzera centrale ha bocciato AVSplus con il 69.33% di no. Respinta con il 69.03% l'economia verde. Mentre la Legge SIC registra il 69.09% dei consensi.
Proiezione SRF: «AVSplus bocciata con il 60%» - L'iniziativa AVSplus è stata respinta con il 60% dei voti: lo afferma la proiezione diffusa poco fa dalla televisione SRF, che valuta al +/-3% il margine di errore. Stando politologo Claude Longchamp dell'istituto Gfs.bern la proposta di modifica costituzionale volta a garantire rendite più elevate ottiene consensi nei cantoni romandi e in Ticino, nonché nelle città, ma viene respinta con forza nelle zone di campagna e nella Svizzera tedesca.
Argovia conferma la tendenza - Anche i risultati del canton Argovia confermano la tendenza rilevata dalle proiezioni. Approvata con il 64.85% la Legge SIC, mentre vengono bocciate AVSPlus (dal 63.68% dei votanti) e l'Economia verde (dal 69.66%).
«Voto dimostra attaccamento all'AVS» - «Il voto mostra che la popolazione è molto attaccata all'AVS»: lo afferma la presidente di Unia Vania Alleva, che ai microfoni della televisione SRF non ammette ancora la sconfitta che sembra profilarsi per l'iniziativa AVSplus lanciata dai sindacati. A suo avviso è comunque sin d'ora chiaro che non vi sono margini di peggioramento per le pensioni.
Anche per il presidente del SEV Giorgio Tuti è ancora troppo presto per parlare di un no e l'ottimismo è l'ultimo a morire. Siamo comunque solo all'inizio di un processo che comincia oggi ed è tutt'altro che già finito.
Proiezione AVSplus: vincono i "no" - Non si profila alcun aumento delle rendite dell'assicurazione vecchiaia e superstiti: stando a una proiezione diffusa poco fa dall'istituto Gfs.bern l'iniziativa viene respinta dalla maggioranza della popolazione. La stessa tendenza emerge anche da proiezioni analoghe dei cantoni di Zurigo e Basilea.
Proiezione: bocciatura verde - Si profila una bocciatura per l'iniziativa per un'economia verde. Stando alla prima proiezione dell'istituto gfs.bern il popolo svizzero avrebbe respinto il testo in votazione.
Proiezione: Legge SIC approvata - Secondo le prime proiezioni la Legge federale sulle attività informative (LAIn) viene accettata dalla maggioranza dei votanti. Ad annunciarlo è l'istituto gfs.bern.
Secondo quanto dichiarato dal direttore Claude Longchamps alla televisione svizzerotedesca SRF i giochi sarebbero già fatti e la quota dei favorevoli dovrebbe essere nettamente superiore al 55%.
La LAIn offre al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) un nuovo arsenale di misure per lottare contro il terrorismo. Gli agenti federali potranno in casi gravi sorvegliare comunicazioni, osservare eventi in luoghi privati - se necessario installando microfoni - o controllare di nascosto sistemi informatici.
Due no ed un sì a Glarona - Il Canton Glarona è il primo a dare i risultati definitivi. I cittadini glaronesi hanno bocciato le due iniziative popolari "Economia verde" (68.8%) e "AVSplus" (63.04%) mentre con il 62.81% di favorevoli hanno accettato la Legge federale sulle attività informative.
Economia verde, risultati provvisori - L'iniziativa popolare sembra non suscitare l'interesse degli svizzeri. Viene provvisoriamente bocciata sia nei Grigioni (70.6% di "no"), sia a Zurigo (60.5%) che nel Canton Vaud.
Proiezioni: «Un sì e due no a Zurigo» - Si profilano un sì e due no nel canton Zurigo per quanto riguarda le votazioni federali: stando a una proiezione diffusa poco fa dall'ufficio cantonale di statistica l'iniziativa per un'economia verde e quella per il rafforzamento dell'AVS sono respinte con rispettivamente il 60% e il 58% dei voti, mentre la legge sulle attività informative è accolta dal 64% dei votanti.