Parmelin: «Faremo un'analisi della situazione e interverremo nelle aree "a rischio"». Keller-Stutter: «Disposizioni contro l'omofobia già a luglio»
BERNA - È un Consiglio federale soddisfatto quello che si è presentato alla stampa per commentare l'esito delle votazioni odierne. Guy Parmelin ha promesso un'analisi della situazione per intervenire nelle aree in cui si riscontrano difficoltà nel trovare un'abitazione. Karin Keller-Sutter ha da parte sua sottolineato il risultato chiaro, annunciando una possibile entrata in vigore delle disposizioni contro l'omofobia già a luglio.
Il popolo ha riconosciuto che l'attuale sistema di mercato funziona, ha affermato il ministro dell'economia, ammettendo tuttavia che in alcune città ci sono problemi. Per correre ai ripari il parlamento ha già messo a disposizione per i prossimi dieci anni un fondo di 250 milioni di franchi, ha ricordato.
Parmelin ha pure annunciato che incaricherà l'Ufficio federale delle abitazioni di eseguirà un'analisi dettagliata dei risultati, prima di proporre eventuali interventi. Occorre trovare soluzioni mirate con i Cantoni e i Comuni, ha affermato.
In merito all'estensione della norma antirazzista alla discriminazione su base sessuale, la ministra di giustizia Karin Keller-Sutter ha sottolineato la volontà della popolazione di proteggere meglio un gruppo di persone. Si è inoltre detta fiduciosa che i tribunali applicheranno in maniera moderata le nuove disposizioni. "Chi è rispettoso - ha detto - non deve temere la legge".
Per l'applicazione della nuova normativa sono necessari degli adeguamenti, ha riconosciuto la ministra, aggiungendo che l'entrata in vigore potrebbe avvenire già in luglio. La consigliera federale ha garantito che la libertà di opinione non sarà limitata. Per proteggere la dignità umana abbiamo bisogno del coraggio delle nostre convinzioni, ha affermato.
Interpellata su una possibile ulteriore estensione della norma antirazzismo ad altre categorie di popolazione, la ministra si è detta scettica e ha ricordato come ad esempio i disabili e le donne dispongano già di articoli di legge ad hoc.