La richiesta proveniva da socialisti e Verdi
Bocciata anche un'interrogazione dell'UDC in merito alle votazioni del prossimo 17 maggio.
BERNA - Non ci sarà alcun dibattito urgente al Consiglio nazionale sulla vicenda della Crypto AG, l'azienda di Steinhausen (ZG) che sarebbe stata usata per decenni dai servizi segreti americani e tedeschi per spiare oltre 100 Stati. L'Ufficio ha infatti rifiutato di concedere l'urgenza agli interventi parlamentari depositati da socialisti e Verdi.
Secondo lo schieramento rosso-verde, la Svizzera ha subito danni significativi alla sua immagine. In quanto sede di organizzazioni internazionali e paese di buoni uffici, la Confederazione ha tutto l'interesse a che la vicenda sia totalmente chiarita. La sinistra chiede in particolare al Consiglio federale d'illustrare quali misure ha adottato per ripristinare la fiducia degli altri Paesi nei confronti della neutralità della Svizzera.
L'Ufficio del Nazionale ha poi anche rifiutato l'urgenza all'interrogazione del gruppo UDC in merito alla votazione del prossimo 17 maggio sulla sua iniziativa che chiede la fine della libera circolazione. I democentristi vogliono in particolare sapere se è vero che al WEF di Davos il Consiglio federale avrebbe chiesto alla Commissione europea di mantenere un profilo basso fino alla data del voto.
L'UDC vorrebbe anche sapere se il governo ritiene che dichiarazioni della Commissione europea possano influenzare l'esito della votazione sull'iniziativa «Per un'immigrazione moderata». Il partito si domanda infine se sia consuetudine che il Consiglio federale o i diplomatici svizzeri si consultino con partner stranieri prima di votazioni popolari.