SIS e ETIAS sono due strumenti fondamentale per rendere il nostro Paese più sicuro
Né è convinto il Consiglio federale che oggi ha inviato due messaggi al Parlamento.
BERNA - Occorre migliorare il controllo alle frontiere esterne dello spazio Schengen e potenziare in tutta Europa la cooperazione tra le autorità competenti in materia di sicurezza e migrazione. È quanto è emerso dalla consultazione sui progetti di sviluppo del Sistema d'informazione Schengen (SIS) e sulla trasposizione nel diritto svizzero del regolamento sul Sistema europeo d'informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS).
Il Governo ha trasmesso oggi a tale riguardo due messaggi separati al Parlamento.
SIS - Per quanto riguarda il SIS, che già oggi è uno strumento indispensabile per la polizia e il corpo delle guardie di confine, esso sarà ampliato migliorando la ricerca di persone sospettate di essere coinvolte in attività terroristiche. D'ora in poi potranno essere segnalate in via preventiva anche persone particolarmente vulnerabili, come ad esempio potenziali vittime di matrimoni forzati o della tratta di esseri umani, ma anche minori che potrebbero essere rapiti da un genitore, indica una nota governativa odierna.
Infine, va potenziata anche la collaborazione tra gli Stati Schengen nel settore del ritorno. Il futuro SIS agevolerà l'esecuzione degli allontanamenti di cittadini di Stati terzi che soggiornano illegalmente nello spazio Schengen mediante l'obbligo di segnalare nel sistema tutte le decisioni di rimpatrio a carico di cittadini di Stati terzi, rendendole così visibili agli altri Paesi, precisa il comunicato.
ETIAS - In futuro, la Confederazione intende sfruttare maggiormente anche l'ETIAS, uno strumento automatizzato volto a identificare rischi collegati all'ingresso nello spazio Schengen di cittadini di Stati terzi non soggetti all'obbligo del visto.
A tal fine, queste persone dovranno richiedere online un'autorizzazione ai viaggi soggetta a emolumento prima di iniziare il viaggio. Grazie a questa verifica preliminare, ETIAS incrementerà l'efficacia dei controlli alle frontiere esterne e colmerà le lacune esistenti in termini di informazione e sicurezza, sottolinea ancora la nota.
Nella consultazione i due progetti sono stati accolti "perlopiù favorevolmente". Molti partecipanti hanno accolto con particolare favore il fatto che queste nuove misure consentiranno di aumentare la sicurezza negli Stati Schengen.