Il Nazionale giudica l'attuale importo troppo basso per favorirne la conservazione
BERNA - I proprietari terrieri riceveranno indennità più elevate in caso di perdita di terreni coltivabili. Il risarcimento sarà pari a tre volte il prezzo massimo determinante. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale allineandosi, su questo punto, agli Stati nel discutere la revisione parziale della legge federale sulla espropriazione (LEspr).
L'importo attuale è troppo basso per favorire la conservazione dei terreni coltivabili. Aumentare le indennità versate alle terre espropriate permetterà di evitare numerosi ricorsi, ha sostenuto Sidney Kamerzin (PPD/VS).
Inizialmente il Nazionale voleva che il risarcimento fosse pari a sei volte il prezzo massimo determinante. Il fattore "tre" è dunque un compromesso, dato che gli Stati, così come il Consiglio federale, inizialmente non volevano aumenti.
L'UDC avrebbe voluto mantenere il fattore "sei": l'espropriazione sarà applicata solo in casi eccezionali, la soluzione sarebbe equa per tutti, ha affermato Lukas Reimann (UDC/SG). La sua proposta è però stata respinta con 132 voti a 47.
Il PLR, sostenuto dal PS, avrebbe voluto mantenere lo status quo, rinunciando a una regolamentazione speciale. Le regole devono essere le stesse per tutti. Compensando tre o sei volte il prezzo per i terreni coltivabili, l'uguaglianza di trattamento non è più garantita, è stato sottolineato. Al voto il plenum ha però bocciato anche questa proposta con 115 voti a 75.
Il dossier torna agli Stati.