Clima, pandemia e giovani in politica: questi i quesiti più frequenti
BERNA - Quest'anno, a causa dell'epidemia di Covid-19, la sessione dei giovani non ha potuto svolgersi, come avviene normalmente, a Berna. Ciò non ha impedito alla presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga di rispondere alle sollecitazioni dei politici in erba, tramite videoconferenza. «Mi date forza», ha esordito Sommaruga precisando di essere stata «molto toccata dall'impegno dei giovani e dalla loro solidarietà durante la prima ondata della pandemia di coronavirus».
E proprio la pandemia è stato tra gli argomenti centrali della discussione insieme alle domande sul clima e a quella sulla partecipazione dei giovani alla vita politica. « Vi ringrazio, voi mi date coraggio: sento che voi ci siete, che vi impegnate, che ci offrite delle sfide e la partecipazione alla Sessione dei giovani è un contributo importante per la vita democratica della Svizzera».
Sommaruga ha poi affermato di contare sulla gioventù in merito a temi come l'ambiente, i trasporti o la protezione dei dati, per far sì che non vengano espresse solo le opinioni degli ultracinquantenni, visto che è questa fascia d'età a votare più assiduamente.
Cosa ci vorrebbe per coinvolgere maggiormente i giovani nella politica?, ha chiesto la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC). Per una delle giovani donne che hanno partecipato allo scambio si tratta di garantire a scuola una migliore formazione alla cittadinanza.
La Sessione dei giovani si tiene ogni anno a Berna, a Palazzo federale, dal 1991. Vi partecipano 200 ragazze e ragazzi di tutto il Paese, che si confrontano su questioni politiche per quattro giorni. Quest'anno avrebbe dovuto svolgersi dal 5 all'8 novembre.