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BERNAParmelin verso la presidenza della Confederazione

09.12.20 - 07:07
Oggi l'elezione. In questo ruolo, il democentrista potrebbe trovarsi a firmare l'accordo quadro con l'Ue. O rinegoziarlo
Keystone
Fonte Ats
Parmelin verso la presidenza della Confederazione
Oggi l'elezione. In questo ruolo, il democentrista potrebbe trovarsi a firmare l'accordo quadro con l'Ue. O rinegoziarlo

BERNA - L'Assemblea federale procederà oggi con l'elezione di Guy Parmelin alla presidenza della Confederazione per il 2021. Il vodese, 61 anni, assumerà questa funzione per la prima volta.

Da gennaio, un compito importante attende Guy Parmelin: sarà l'ambasciatore della Svizzera sulla scena internazionale. In questo ruolo, il democentrista sarà chiamato a firmare l'accordo istituzionale quadro con l'UE, qualora questa intesa sarà approvata dal Consiglio federale. Nel caso contrario dovrà farsi carico della ricerca di una nuova soluzione con Bruxelles.

Contrariamente al collega di partito Ueli Maurer, che ha minacciato di dimettersi in caso di firma dell'accordo, Guy Parmelin è sempre rimasto collegiale. Resta da vedere se nelle vesti di presidente cambierà il suo atteggiamento sulle questioni care all'UDC.

Diversi temi scottanti attendono il consigliere federale: oltre alla nuova politica agricola PA22+, dove deve fronteggiare una parte del suo partito che chiede l'archiviazione del progetto, Parmelin dovrà occuparsi delle iniziative sui pesticidi, del controverso accordo di libero scambio con i paesi del Mercosur e di quello con gli Stati Uniti.

Guy Parmelin è stato eletto il 9 dicembre 2015 al posto di Eveline Widmer-Schlumpf, che non aveva sollecitato un terzo mandato. Come molti consiglieri federali prima di lui, il vodese si è "fatto le ossa" in governo alle redini del Dipartimento federale della difesa (DDPS) per poi passare due anni fa al Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR).

Atri temi in agenda - Prima di sedere a Camere riunite per l'elezione di Parmelin, il Consiglio nazionale procederà con l'esame, a livello di divergenze, del preventivo 2020 della Confederazione. Tra i punti ancora in sospeso figurano il credito per le tecnologie nel settore dell'ambiente e il sostegno all'agricoltura.

La Camera del popolo si occuperà poi, sempre a livello di divergenze, della Legge sulle fideiussioni solidali COVID-19 e della Legge COVID-19. I consiglieri nazionali dovranno in particolare fissare il tasso d'interesse per le fideiussioni solidali e definire i beneficiari dei fondi per i casi di rigore.

Seguirà, anche qui a livello di divergenze, il dibattito sulla "vignetta" elettronica. Le due camere si oppongono in merito alla vendita all'estero del contrassegno autostradale e all'opportunità di prevedere, oltre a quelli mobili, anche controlli con dispositivi fissi.

Al Consiglio degli Stati due sono i temi che spiccano nel menu odierno: la modifica della legge federale sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette, e la revisione della LAMal per quel che concerne rimunerazione del materiale sanitario.

Il primo progetto mira a meglio proteggere - tramite sanzioni più severe per il commercio illegale - le specie animali e vegetali a rischio estinzione. Il secondo vuole fare in modo che le casse malattia rimborsino sempre il materiale di cura prescritto da un medico, come siringhe o bende, indipendentemente da chi le usa e dove.
 

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