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SVIZZERAProteggere, indennizzare e vaccinare: sono le priorità del PLR

06.02.21 - 12:25
La presidente nazionale Petra Gössi chiede una chiara strategia d'uscita dal semi-confinamento
Keystone
Fonte ATS
Proteggere, indennizzare e vaccinare: sono le priorità del PLR
La presidente nazionale Petra Gössi chiede una chiara strategia d'uscita dal semi-confinamento

BERNA - Durante l'assemblea dei delegati del PLR, che si svolge online fino a domani, la presidente Petra Gössi ha auspicato una chiara strategia di uscita dalle misure restrittive imposte per far fronte all'epidemia di Covid-19. Il piano del partito, che si estende su cento giorni, mostra la strada da seguire, ha affermato.

Le priorità attuali sono proteggere, indennizzare e vaccinare, ha detto. Per la protezione individuale contro il coronavirus servono incentivi; le insensate regole di quarantena devono scomparire; e gli indennizzi nei cantoni vanno accelerati e migliorati. La consigliera nazionale svittese ha anche criticato il piano vaccinale, a suo avviso partito malamente.

Ricetta del PS per PMI errata - Se il PS si profila ora come il salvatore delle piccole e medie imprese (PMI), ignora il fatto che le aziende dipendono da condizioni quadro liberali. L'aiuto alle PMI è attualmente opportuno, ma non con un annaffiatoio.

Le libertà sono fortemente limitate, è ciò fa particolarmente male ai liberali radicali, ha sottolineato Gössi, auspicando un rapido ritorno alla normalità. Anche il Consiglio federale si sta stufando della pandemia di Covid-19. Ma la crisi non è ancora finita, ha ammonito dal canto suo il consigliere federale Ignazio Cassis.

Cassis: Accordo quadro, tutto aperto - Con le varianti del coronavirus in circolazione, il numero di casi potrebbe aumentare ancora, ha avvertito. Un nuovo confinamento sarebbe il peggiore scenario immaginabile e va assolutamente evitato. Società, federalismo ed economia devono tornare a vivere normalmente.

Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri si è anche espresso sull'accordo quadro istituzionale con l'Unione europea. Un fallimento dev'essere un'opzione in ogni negoziato, ma coloro che ora auspicano la rinuncia all'intesa devono chiedersi se hanno paura di un buon accordo. Le alternative avranno un prezzo, ha sottolineato il capo della diplomazia. Non bisogna dimenticare che l'accordo quadro riguarda un trattato con vicini buoni.

Sì a legge Covid-19 - Dopo i discorsi i delegati, con 146 voti contro 31, hanno raccomandato al popolo di accogliere la Legge Covid-19, combattuta da un referendum e sottoposta al voto il prossimo 13 giugno. La norma è voluta per dare una base legale alle misure adottate dal governo nell'ambito della pandemia da coronavirus.

Gli argomenti del comitato referendario contro la Legge federale sulle basi legali delle ordinanze del Consiglio federale volte a far fronte all'epidemia di Covid-19 (Legge Covid-19) sono privi di logica, hanno affermato vari delegati. Ad esempio, non si può parlare di vaccinazione obbligatoria.

Un aspetto centrale della norma sono gli indennizzi per chi è penalizzato dalle misure restrittive, ha sottolineato il consigliere agli Stati Damian Müller (PLR/LU). La validità della legge è limitata fino alla fine di quest'anno, ha inoltre indicato.

Legge antiterrorismo: nessuna discussione - I delegati hanno poi respinto una mozione d'ordine volta a tenere un dibattito sulla Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT), pure sottoposta a votazione federale alla metà di giugno. I Giovani liberali radicali, contrari alla norma, hanno sostenuto che su un progetto tanto lesivo delle libertà avrebbero dovuto esprimersi i delegati.

Gössi si è limitata a ricordare l'esito senza storia del voto di ieri della Conferenza dei presidenti delle sezioni cantonali (in cui siedono anche presidenti di organizzazioni vicine al PLR), che raccomanda al popolo di accettare la MPT con 29 voti contro cinque e due astensioni.

Sulle raccomandazioni di voto sulle iniziative "Per una Svizzera senza pesticidi sintetici" e "Acqua potabile pulita e cibo sano - No alle sovvenzioni per l'impiego di pesticidi e l'uso profilattico di antibiotici", pure in votazione in giugno, i delegati possono votare fino a domani. Solo allora sarà pubblicato il parere dell'assemblea.

Oggi il voto dei delegati è stato inizialmente ostacolato da problemi tecnici.

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