Prima assemblea - completamente a distanza - per il partito con la nuova denominazione
BERNA - È in corso la prima assemblea dei delegati dell'Alleanza del Centro. Nel suo discorso, il presidente del partito, il consigliere nazionale di Zugo Gerhard Pfister, ha sottolineato il buon avvio del nuovo partito, con seggi guadagnati alle recenti elezioni svoltesi in più cantoni.
Prima assemblea, a distanza
Quella odierna è una assemblea storica: è la prima per l'Alleanza del Centro ed è la prima che si svolge completamente a distanza, ha ricordato Pfister. «Spero che questa sia anche l'ultima volta che non possiamo incontrarci fisicamente», ha aggiunto.
Pfister ha detto di essere sorpreso della velocità con la quale le sezioni locali portano avanti la fusione tra PPD e PBD, e il cambiamento di nome. Il presidente dell'Alleanza del Centro ha anche ricordato i recenti successi del partito alle elezioni cantonali di Basilea Città, Neuchâtel e Soletta. Feedback provenienti dalle sezioni cantonali mostrano inoltre che il numero di membri sta aumentando.
Pfister ha pure citato il recente studio dell'istituto di ricerca GfS di Berna che ha rilevato come l'Alleanza del Centro sia l'unico partito presente in Consiglio federale a rimanere stabile. «Tutti questi sono chiari segni di fiducia e mostrano che siamo sulla buona strada», ha affermato lo zughese.
Per Pfister, l'Alleanza del Centro è «la forza politica che mantiene la coesione della Svizzera». Le difficoltà che il Paese ha dovuto superare per affrontare la crisi del coronavirus ci hanno mostrato quanto siano importanti l'unità, l'equilibrio e la coesione nella società. Ciò, stando a Pfister, richiede un centro forte e una politica del consenso.
Le relazioni con l'Unione europea
Nel suo discorso, Pfister ha anche evocato le relazioni con Bruxelles, all'indomani dell'incontro tra il presidente della Confederazione Guy Parmelin e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Per l'Alleanza del Centro è chiaro, come lo era per il PPD già due anni fa, che l'accordo istituzionale quadro può ottenere una maggioranza solo con miglioramenti sostanziali. La direttiva sulla cittadinanza dell'UE va ad esempio esplicitamente esclusa, così come va trovata una soluzione per le misure di accompagnamento volte a proteggere i salari e chiarita la questione degli aiuti di stato. Anche il ruolo della Corte di giustizia europea rimane troppo vago.
Buone relazioni con Bruxelles sono però necessarie: «l'Alleanza del Centro continuerà a difendere strette relazioni economiche socialmente sostenibili tra Svizzera e Unione europea», ha puntualizzato Pfister. «Vogliamo una buona relazione con l'UE che non sia né a scapito della Confederazione né dell'UE», ha aggiunto.