Previsti 150 milioni di aiuti: la quota parte del canone ai privati dovrà oscillare tra il 6 e l'8%
Tra UDC e PLR però regna un po' di malcontento e alcuni deputati hanno minacciato il lancio di un referendum contro il progetto.
BERNA - Il pacchetto da 150 milioni di franchi a favore dei media è quasi pronto per le votazioni finali. Oggi il Consiglio degli Stati ha approvato per 31 voti a 6 (2 astenuti) la proposta della Conferenza di conciliazione: in futuro, la quota parte del canone ai privati dovrà oscillare tra il 6 e l'8% (oggi 4-6%): gli Stati volevano l'8% almeno.
Su un altro aspetto controverso del progetto il Nazionale aveva dovuto cedere agli Stati, decidendo di non iscrivere nella legge limiti all'offerta online della SSR (già nella concessione).
I due rami del Parlamento si sono già messi d'accordo per quanto riguarda il sostegno ai giornali con riduzioni sulla spedizione: sette anni, come stabilito dalla camera dei Cantoni, invece di cinque anni come voleva il Nazionale e dei dieci anni del Consiglio federale.
Il dossier passa ora al Nazionale che dovrà votare sulla proposta della conferenza di conciliazione riguardante la quota parte del canone: si tratterà di una formalità. Va detto che alla Camera del popolo diversi oratori - UDC e PLR - scontenti dal progetto, hanno minacciato il referendum.