Sarà un'ora delle domande infuocata quella di questo pomeriggio sotto la cupola di Palazzo federale.
Il consigliere federale dell'UDC viene attaccato dalla sinistra per «le sue posizioni anti collegiali» che avrebbero fomentato la miccia alle proteste dei corona-scettici. Il suo omologo socialista viene invece criticato per la gestione del tentativo di estorsione subito.
BERNA - Più che Palazzo federale, sembra un campo minato. Infervorano infatti le polemiche nei confronti di Alain Berset e Ueli Maurer, che tra pochi minuti, durante la tradizionale ora delle domande al Nazionale, dovranno difendersi dal fuoco incrociato dei loro detrattori.
Il consigliere federale dell'UDC dovrà in particolar modo rispondere a nove interrogazioni del PS in merito al comportamento tenuto lo scorso 12 settembre. Quella domenica Maurer si era infatti presentato a una riunione comunale del suo partito indossando una maglietta dei "Freiheitstrychler", un gruppo della Svizzera centrale che si oppone decisamente alle misure per combattere il coronavirus.
Non solo la maglietta - Ma non solo. Perché sempre quella domenica, durante la riunione tenutasi nell'Oberland zurighese, Maurer avrebbe incitato la folla con parole non propriamente dolci. «Tutte le misure decise a Berna sono prese da un pugno di esperti. Siamo onesti nella seconda parte di questa pandemia lo Stato ha completamente fallito. Non è stata una crisi da coronavirus, ma una crisi governativa».
Un comportamento, questo, ritenuto dalla sinistra «anti collegiale» e che avrebbe fomentato i disordini su Piazza federale. «Il 16 settembre i manifestanti hanno tentato l'assalto violento a Palazzo federale» scrive Samira Marti (PS/BL). «Mentre i fuochi d'artificio venivano lanciati verso l'edificio, la folla inneggiava a Ueli Maurer. Può il Consiglio federale escludere qualsiasi collegamento tra questi eventi?»
«Affare di Stato?» - Quasi a fare da contraltare a questo attacco della sinistra al proprio rappresentante, il gruppo democentrista - tramite il suo leader Thomas Aeschi (Udc/Zg) - vuole fare chiarezza sull'«affare Berset» dopo le ultime rivelazioni di alcuni quotidiani elvetici in merito all'estorsione subita dal Ministro della sanità, alla possibile violazione del segreto d'ufficio e all'utilizzo indebito della limousine di Stato per trascorrere alcuni weekend amorosi la sua amante.