Ampio fronte di favorevoli anche per le cure infermieristiche, mentre per l'iniziativa sulla giustizia regnano i dubbi
Le prossime votazioni a livello federale sono in programma il prossimo 28 novembre
ZURIGO - Sette settimane prima del voto, il 63% dei cittadini ha dichiarato che intende approvare la Legge Covid-19. Mentre l'Iniziativa sulla giustizia è ancora in bilico (48% di sì), quella sulle cure infermieristiche sembra invece mettere tutti d'accordo, con una percentuale stellare di 82% di favorevoli.
È quanto emerge dai risultati di un primo sondaggio di 20 minuti e Tamedia, che ha tastato il polso degli aventi diritto di voto elvetici sui temi in votazione il prossimo 28 novembre. All'indagine svolta tra l'11 e il 12 ottobre hanno preso parte oltre 15'374 persone provenienti da tutta la Svizzera.
Un netto sostegno per la legge Covid
Tra i temi su cui andremo a votare il prossimo novembre c'è la legge Covid-19, che secondo il sondaggio raccoglie una buona maggioranza di favorevoli (63%), ed ha quindi alte probabilità di essere accolta. La legge, lo ricordiamo, autorizza in primis l'uso del certificato Covid, ma rafforza anche il sostegno ai casi di rigore e introduce misure per i lavoratori indipendenti e altri settori.
Ad eccezione dei sostenitori dell'UDC, i simpatizzanti di tutti gli altri partiti sono a favore del progetto di legge. Niente röstigraben: il sostegno è condiviso sia nella Svizzera tedesca, che romanda, che italiana. Si nota però una differenza tra le campagne - dove il sostegno alla Legge è minore - e le città, i cui abitanti si mostrano più inclini a votare sì. Per quanto concerne l'età, sono i giovani ad aver espresso pareri più scettici.
Quasi la metà dei favorevoli afferma che la legge «fornisce la base giuridica per contrastare il Covid-19», e che l'utilizzo del Certificato Covid è quindi centrale «per impedire ulteriori chiusure e lockdown». La maggioranza degli oppositori si oppone invece alla legge Covid 19 perché «discrimina i non vaccinati, escludendoli dalla vita pubblica», inoltre, viene accusata di «dividere la società».
Iniziativa sulla giustizia, c'è indecisione
L'iniziativa sulla giustizia - che chiede che i giudici federali non siano decisi sulla base dell'appartenenza ai partiti - sembra invece dividere l'elettorato svizzero, con il 48% di favorevoli e il 33% di contrari. La percentuale di cittadini indecisi è molto alta (19%), ciò che suggerisce che l'argomento è ancora poco conosciuto tra gli elettori, che non sanno ancora quindi cosa voteranno.
Dalle prime indicazioni emerse dall'indagine si nota comunque che la proposta è sostenuta in particolare dai simpatizzanti dei partiti di sinistra, mentre gli oppositori si trovano principalmente nel campo del centro-destra.
Per i favorevoli i giudici dovrebbero essere «indipendenti» dalla politica di partito, con un quarto di essi che sostiene che «la Corte federale e il parlamento sono troppo interdipendenti». Gli oppositori invece temono che la procedura di sorteggio «non eleggerà più i giudici più adatti» e che quindi potrebbe «indebolire la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario elvetico».
Cure infermieristiche, sì a valanga
Con l'82% di persone che intendono votare sì, non sembrano esserci dubbi per quanto concerne l'iniziativa sulle cure infermieristiche (che chiede a Cantoni e Governo di garantire un numero sufficiente di infermieri qualificati), nonostante molti abbiano optato per un «piuttosto sì» invece che un «sì» convinto, ciò che indica che la formazione dell'opinione è ancora in corso.
Al momento, emerge che la proposta è sostenuta da tutto lo spettro politico svizzero. Inoltre, il sondaggio non mostra quasi nessuna differenza tra l'elettorato urbano e quello rurale.
L'argomento più frequentemente citato dai sostenitori è che la crisi pandemica abbia esposto in modo crudo «le carenze dell'assistenza», e che sono quindi necessari «rapidi miglioramenti per garantire la qualità del sistema sanitario». Gli oppositori hanno invece due cavalli di battaglia: da un lato sostengono che la controproposta «risolverebbe il problema più rapidamente», e dall'altro che «non è accettabile promuovere un gruppo professionale specifico, poiché anche altri settori soffrono di una carenza di lavoratori qualificati».
Il sondaggio
Sono 15'374 le persone da tutta la Svizzera che dall'11 al 12 ottobre hanno preso parte al primo sondaggio di 20 minuti e Tamedia sulle votazioni federali del 28 novembre 2021. Queste rilevazioni vengono condotte in collaborazione con LeeWas, che pondera i dati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d'errore si attesta all'1,2%. Più informazioni su tamedia.ch/umfragen