Riprendono questa mattina i lavori alle camere federali
BERNA - Questa mattina il Consiglio nazionale sarà impegnato con l'esame della legge Covid-19, argomento già trattato ieri dal Consiglio degli stati.
La Camera dei cantoni, senza sorprese e in linea con le raccomandazioni della sua commissione preparatoria, ha deciso di prorogare fino al termine del 2022 diverse disposizioni governative riguardanti gli aiuti alla cultura e al settore dello sport, come anche prescrizioni relative alle Indennità per perdita di guadagno e al lavoro ridotto.
Il motivo che ha spinto il plenum, in accordo col Governo, a prorogare alcuni elementi della legge è la profonda incertezza riguardante l'evoluzione della pandemia; tale incertezza potrebbe obbligare le autorità ad emanare ulteriori misure restrittive per contenere la propagazione del coronavirus, con tutte le ripercussioni negative del caso sull'economia e la società.
Proroga misure sul CO2
Diversi i temi in agenda che attendono il Consiglio degli Stati. Dapprima, il plenum dovrà decidere se prolungare o meno fino al 2024 diverse misure - non contestate nel corso della votazione del giugno scorso - riguardanti la legge sul CO2. Il disegno di legge dovrebbe permettere alla Svizzera di avere ancora un obiettivo di riduzione dopo il 2022. La legge in vigore persegue una riduzione delle emissioni del 20% rispetto al 1990 entro il 2020, e un'ulteriore riduzione annuale dell'1,5% nel 2021. Quest'ultimo obiettivo deve continuare per gli anni dal 2022 al 2024. Almeno il 75% della riduzione deve essere raggiunto in Svizzera.
Stando alla normativa, gli importatori di carburante continueranno ad essere tenuti a compensare le emissioni di CO2. Come prima, gli importatori potranno trasferire fino a 5 centesimi per litro di carburante ai consumatori. La commissione è d'accordo di conferire al Consiglio federale il potere di determinare il tasso di compensazione sulla base dell'evoluzione delle emissioni di CO2 nei soli trasporti.
La commissione ha rivisto il progetto del Consiglio nazionale solo su un punto. Non vuole includere nella legge un'estensione dei mandati di prestazione con le organizzazioni esistenti nell'ambito degli accordi sugli obiettivi.
Moratoria OGM
Altro tema in programma: la moratoria sugli OGM in agricoltura, che i "senatori", al pari dei loro colleghi al nazionale in settembre, dovrebbero prorogare fino al 2025. Attualmente, la coltivazione di OGM in Svizzera è permessa solo per scopi di ricerca. Gli esperimenti e il rilascio sperimentale sono consentiti nel rispetto di rigide condizioni. La moratoria è in vigore dal 2005 in seguito a una modifica costituzionale accolta dal popolo. Nel corso degli ultimi anni, lo stop è stato prolungato già tre volte.
In seguito, il programma contempla tutta una serie di interventi in ambito ambientale e dei trasporti, come anche delle telecomunicazioni (5G).