Il consigliere nazionale Lorenzo Quadri ha inoltrato la richiesta al Consiglio federale
La mozione propone un aumento della quota-parte dall'attuale 4-6% al 6-8%
BERNA - Le emittenti private dovrebbero beneficiare di una quota maggiore del canone radio-tv. A dirlo è il consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega) che ha presentato oggi una mozione in tal senso al Consiglio federale. Quest'ultimo è invitato a «presentare un disegno di legge che proponga l’aumento della quota-parte del canone radioTV a beneficio delle emittenti private dall’attuale 4-6% al 6-8%».
La bocciatura - L’istanza prende le mosse dalla bocciatura, lo scorso 13 febbraio, della votazione sul “pacchetto di aiuti ai media”. «Oggetto della contestazione - afferma il deputato - sono stati gli ulteriori aiuti ai giornali cartacei (di cui avrebbero beneficiato in prima linea i grossi gruppi editoriali) e i sussidi ai media online (nei cui confronti sono state sollevate le obiezioni di generare distorsioni sul mercato e di costituire degli aiuti diretti ai media di dubbia costituzionalità)».
La forchetta - Una misura che «nessuno ha contestato è, per contro - continua Quadri - l’aumento della quota parte dei proventi del canone radio-tv a beneficio delle emittenti private. Attualmente è fissata una “forchetta” del 4-6% (nel 2019 il Consiglio federale ha stabilito la quota al 6%), il pacchetto respinto dalle urne prevedeva una “forchetta” del 6-8%».
In conclusione l’aumento della quota-parte del canone al 6-8% per le emittenti private costituirebbe, secondo il consigliere nazionale, «un passo positivo e compatibile con la volontà popolare».