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SVIZZERASgravi sulla benzina? Un'altra pesante bocciatura

16.06.22 - 17:23
Dopo il no del Consiglio degli Stati, anche il Nazionale ha respinto tutte le proposte dell'UDC
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Fonte ats
Sgravi sulla benzina? Un'altra pesante bocciatura
Dopo il no del Consiglio degli Stati, anche il Nazionale ha respinto tutte le proposte dell'UDC
In aula la situazione si è scaldata, con diverse bordate arrivate in particolare dalla sinistra

BERNA - Chi si aspettava un passo del Parlamento verso misure urgenti per contrastare l'impennata dei prezzi della benzina dovrà mettersi il cuore in pace. Durante l'odierna sessione straordinaria sul tema, il Consiglio nazionale ha in effetti respinto una serie di mozioni dell'UDC che chiedevano di introdurre sgravi a favore di popolazione ed economia.

Lo stesso argomento, con mozioni dal contenuto simile o in fotocopia, era già stato trattato lunedì dal Consiglio degli Stati. Anche in quell'occasione, la maggioranza dell'aula si era rifiutata di appoggiare le richieste di deduzioni fiscali e tagli delle tasse formulate dal campo democentrista.

Le accuse della sinistra
Nel dibattito non sono mancate accuse, controaccuse e frecciate piccate. «Ci sono ben altri modi per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie», ha fatto notare Samira Marti (PS/BL). «Parlate di sostenere il ceto medio, ma le vostre proposte sono un assegno in bianco a colossi petroliferi come Tamoil e Shell», ha insinuato rivolto all'UDC Samuel Bendahan (PS/VD). «Volete sovvenzionare chi gira col SUV», ha rincarato la dose Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi/GE).

«Calma»
Anche il Consiglio federale ha invitato a non cedere alla fretta. «Siamo peraltro in un momento in cui il rincaro è sostenibile per l'economia», ha sottolineato a nome del governo Ueli Maurer. Inoltre, «non abbiamo i mezzi per coprire ogni settore colpito dall'aumento dei prezzi», ha indicato il ministro delle finanze, che ha riassunto: «Non ha senso modificare ora delle leggi in tutta fretta».

Lunedì, dopo il voto, il Presidente dell'UDC e Consigliere agli Stati Marco Chiesa (il proponente di due delle mozioni) ha espresso a Tio/20 minuti il suo rammarico per il mancato aiuto al ceto medio, ma ha anche chiarito che la battaglia non è finita, e che il partito è pronto ad arrivare fino al popolo.

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