La Camera del Popolo ha deciso di respingere una proposta d'archiviazione di questa iniziativa parlamentare.
Il balzello sarebbe di cinquanta franchi. I bambini e i giovani sino a sedici anni ne sarebbero esclusi.
BERNA - Il Consiglio nazionale vuole imporre una tassa - 50 franchi - ai pazienti che si recano al pronto soccorso per problemi lievi. Con 114 voti contro 71 e 6 astenuti, la Camera del popolo ha respinto oggi una proposta di archiviare definitivamente un'iniziativa parlamentare in tal senso dell'ex consigliere nazionale Thomas Weibel (PVL/ZH). I bambini e i giovani sino a 16 anni ne sarebbero esentati.
L'introduzione di una tassa per i cosiddetti «casi bagatella» comporterebbe difficili problemi di delimitazione, causerebbe elevati oneri amministrativi e accrescerebbe ulteriormente la partecipazione ai costi dei pazienti, che già risulta proporzionalmente elevata, ha fatto notare Flavia Wasserfallen (PS/BE) a nome della commissione.
«Soltanto una piccola quota di popolazione si reca in ospedale per casi di lieve entità», ha aggiunto invano la bernese, precisando che sussiste inoltre il rischio che persone bisognose di cure rinuncino a recarvisi proprio a causa della tassa rischiando eventuali conseguenti complicazioni.
Ma la maggioranza del Nazionale ha invece ritenuto che la tassa proposta per accedere al pronto soccorso sia uno strumento utile per rafforzare la responsabilità individuale. Lo scopo della misura - secondo Jörg Mäder (PVL/ZH) che ha difeso in aula il testo del suo ex collega - è rendere i pazienti più consapevoli delle varie componenti del sistema sanitario e privilegiare i contatti con il medico di famiglia.
In questo modo si potrebbero sgravare i reparti di pronto soccorso degli ospedali e quindi anche contenere l'evoluzione dei costi. Le consultazioni ambulatoriali negli ospedali costano più del doppio di quelle presso uno studio medico, ha aggiunto.