L'iniziativa parlamentare è stata respinta con 13 voti contro 11
BERNA - Non è il caso di procedere a una modifica della legge sulla cittadinanza concedendo il passaporto rossocrociato a bambini e giovani senza permesso di domicilio. È l'opinione della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N), che con 13 voti contro 11 ha respinto un'iniziativa parlamentare in questo senso di Michael Töngi (Verdi/LU).
In una nota diffusa oggi dai servizi del Parlamento, la CIP-N - presieduta dal ticinese Marco Romano (Centro) - ricorda che l'atto parlamentare di Töngi chiede che ai bambini e ai giovani con permesso di soggiorno F (ammissione provvisoria) e B (permesso di dimora) venga data la possibilità di naturalizzazione.
Dall'entrata in vigore della legge sulla cittadinanza riveduta (LCit) nel 2018, la naturalizzazione è riservata alle persone con un permesso di domicilio.
La maggioranza della Commissione si è detta in generale contraria a una rapida successione di modifiche legislative ed è del parere che il legislatore abbia preso la decisione sul criterio del permesso di domicilio nella revisione della LCit con piena conoscenza dei fatti. Le persone con un permesso di soggiorno possono per il momento richiedere un permesso di domicilio.
Una minoranza della Commissione desidera invece dare seguito all'iniziativa. Questi bambini e giovani frequentano la scuola e soddisfano i criteri di integrazione. Tuttavia, poiché ricevono lo statuto di soggiorno dei loro genitori, risultano sfavoriti.