La richiesta arriva dalla Swiss Youth for Climate che afferma: il documento non consente di raggiungere gli obiettivi
La Swiss Youth for Climate (SYFC) chiede il ritiro ufficiale dal Trattato sulla Carta dell'Energia, testo che ormai non consente più di raggiungere gli obiettivi climatici prefissi, ma che nel caso della Svizzera tutelerà gli investimenti nei combustibili fossili ancora per i prossimi decenni.
La SYFC ha chiesto oggi alla Confederazione di seguire l'esempio dei Paesi Bassi, della Spagna e della Francia, esortando l'uscita dall'accordo internazionale sottoscritto per proteggere gli investimenti esteri nel settore energetico.
Secondo l'organizzazione non governativa, il trattato - giuridicamente vincolante - costituisce un ostacolo per gli Accordi di Parigi e contrasta gli interessi di vari paesi coinvolti. L'aggiornamento del testo, che verrà adottato il 22 novembre, «non consentirà in alcun modo di migliorare la situazione», comunica la SYFC.
Il recente rapporto pubblicato dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) dimostra che nel contesto energetico attuale, gli impianti in uso e i progetti pianificati supereranno il limite di emissioni stabilito per contenere l'aumento massimo di 1,5°C. Pertanto, la SYFC ritiene fondamentale arrestare nuovi progetti nell'ambito dei combustibili fossili e dirigere il flusso finanziario verso uno sviluppo a bassa emissione di carbonio.
Il trattato, sostiene inoltre l'organizzazione, «tutela gli investimenti a favore dei combustibili fossili ancora per i prossimi decenni malgrado ci troviamo dinnanzi a una crisi energetica senza precedenti». La SYFC evidenzia inoltre quanto l'accordo sottolinei «la nostra dipendenza dai combustibili fossili» e che questo vincolo decennale «pone gli interessi finanziari davanti alla lotta contro il riscaldamento globale».
Il trattato sulla Carta dell'Energia tutela gli investimenti energetici transfrontalieri, proteggendo le infrastrutture di estrazione di petrolio e gas, gli oleodotti, le raffinerie ma anche le stazioni di servizio.