Il neo consigliere federale Albert Rösti nel suo primo incontro con i media: «Conta la capacità di trovare soluzioni consensuali»
BERNA - Nel suo primo incontro coi media, il consigliere federale eletto Albert Rösti ha detto di rallegrarsi di qualsiasi dipartimento gli verrà affidato. Il fatto che ci sia ora una maggioranza "latina" in Consiglio federale, ha aggiunto, non è un problema: ciò che conta non è l'origine o il luogo dove si è nati, bensì le capacità del singolo e la volontà di trovare soluzioni consensuali.
Per il neoministro bernese, il fatto che ci sia una maggioranza di latini con l'elezione della giurassiana Baume-Schneider in governo, non cambia molto per il Paese, a livello di contenuti, tanto più che la neoeletta è anche perfettamente bilingue. Il fatto che, per una volta, una minoranza sia maggioranza nell'esecutivo va visto più come un'opportunità che come un problema, ha spiegato Rösti.
Interrogato sul fatto che i grandi centri, i «motori» economici del Paese, non siano più rappresentati in Consiglio federale, Rösti ha dichiarato di conoscere bene i problemi delle città, avendo lavorato nell'amministrazione cantonale bernese e studiato a Zurigo, e di essere sensibile al fatto che qui si genera ricchezza. «Ciò che bisogna fare è adoperarsi affinché anche in futuro sia così e, avendo un master in business administration (MBA), credo di avere le competenze necessarie».
Circa i contenuti della sua azione politica, Rösti ha ribadito che poterà senz'altro in governo i valori dell'UDC, nel rispetto però della collegialità. In merito ai problemi che attendono il governo, sempre incalzato dai giornalisti Rösti ha citato la necessità imperativa di garantire l'approvvigionamento energetico del Paese e di voler dare il suo contributo in tal senso. Intende anche intrattenere buone relazioni con l'Ue, il nostro maggior partner economico.