Il partito ha spiegato la sua politica in relazione all'assegnazione del Dipartimento dell'ambiente a Albert Rösti
BERNA - Ancora prima d'insediarsi a Palazzo federale, l’assegnazione del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni ad Albert Rösti ha già suscitato diverse critiche e malumori. Una svolta epocale per certi versi, dopo 27 anni di controllo del Partito socialista oppure del Partito di Centro.
Se ancora non si conoscono le strade che prenderà Albert Rösti, l'Udc sta già stilando un catalogo delle sue rivendicazioni. Un catalogo con delle priorità chiare, commenta il consigliere nazionale Tommaso Aeschi, capogruppo del partito.
L'approvvigionamento energetico - La priorità numero uno per l'Udc riguarderà la politica energetica, attualmente problematica a seguito della minaccia di carenza di energia e penuria, come ha sottolineato Thomas Aeschi.
Albert Rösti dovrà quindi lavorare per una nuova strategia realistica ed efficace per garantire l'approvvigionamento. Torna così al centro la questione nucleare. Il suo partito non vuole chiedere la costruzione di una nuova centrale nucleare, ma molti dei suoi membri ritengono che sia inevitabile.
Nuove autostrade e finanziamenti FFS - L'Udc, partito che ha spesso sostenuto gli automobilisti, crede da tempo che gli investimenti per la rete stradale siano stati abbandonati a favore della ferrovia. Albert Rösti dovrebbe quindi porre altre priorità, in particolare ridurre il tempo che gli automobilisti, privati e aziendali, trascorrono negli ingorghi, ha sottolineato Thomas Aeschi. Resta da vedere come il consigliere federale gestirà i vari progetti esistenti per l'ampliamento della rete autostradale, progetti da miliardi, e con quale ritmo.
I servizi pubblici - Sul fronte dei servizi pubblici (FFS; Poste, Ssr) il capogruppo dell'Udc ritiene che «la politica debba avere più influenza» su queste istituzioni.