Lo rivela un'indagine condotta in 131 istituti.
Il consigliere nazionale Marco Romano, però, non ci sta. E lancia un'interpellanza al Consiglio federale.
BERNA - Niente italiano in 24 licei della Svizzera tedesca. Contrariamente a quanto previsto dall'Ordinanza sulla maturità, alcuni istituti non lo offrono come disciplina opzionale, di fatto rubando la possibilità agli studenti di imparare la terza lingua nazionale. Lo rivela un'interpellanza lanciata dal consigliere nazionale ticinese Marco Romano, che cita un'indagine condotta dalla Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE).
«I dati raccolti per l’anno 2021/2022 mostrano che l’81,7% dei licei considerati (107 su 131) propone l’italiano come disciplina fondamentale, mentre il 18,3% non lo propone né in sede né in collaborazione con un altro istituto», sottolinea Romano. «Se si esclude il Canton Grigioni, 24 licei della Svizzera tedesca su un totale di 91 non rispettano quanto previsto dall’Ordinanza sulla maturità (ORM), con un'“illegalità” che sale al 26,3%».
Qui di seguito le domande formulate nell'interpellanza e poste al Consiglio federale:
1) Il Consiglio federale è a conoscenza dell’indagine della CDPE? Quale valutazione ne dà?
2) Se un liceo non rispetta l’Ordinanza sulla maturità liceale (ORM), i certificati di maturità rilasciati sono riconosciuti a livello svizzero?
3) A chi compete verificare se un Cantone e/o una sede liceale rispetta l’ORM? La Confederazione, la CDPE o la Commissione svizzera di maturità (CSM)?
4) Gli organi preposti alla verifica sono a conoscenza che, da anni, alcune sedi liceali della Svizzera tedesca non rispettano l’ORM?
5) Cosa intende fare la Confederazione per fare in modo che anche nei 24 licei della Svizzera tedesca si applichi correttamente l’ORM e non si penalizzi la terza lingua nazionale?
6) L'attuale passività della Confederazione non genera dinamiche nocive al plurilinguismo elvetico?
7) Nel rispetto del federalismo e dell’autonomia dei Cantoni, data l’ordinanza federale, non è lecito attendersi una maggiore attivazione dell’autorità federale?
8) La Confederazione, in collaborazione con la CDPE, non ritiene opportuno avviare nel 2023/24 una nuova indagine per verificare se a livello nazionale si applica correttamente l’ORM consentendo così agli studenti di poter seguire l’insegnamento dell’italiano anche come disciplina fondamentale?
9) La Confederazione non ritiene opportuno predisporre un accreditamento per verificare la corretta applicazione dell’ORM nei licei? Gli accreditamenti sono già in atto negli istituti universitari, nella formazione professionale: perché non estendere questa procedura anche ai licei?