Tra coloro che mancano più frequentemente (senza giustificazione) figura anche il ticinese Lorenzo Quadri
BERNA - Nel Parlamento elvetico non c'è una tendenza all'assenteismo: quasi tre quarti dei Consiglieri nazionali non sono mai stati assenti senza una giustificazione. C'è però qualcuno che ogni tanto... non c'è.
Il primo in questa classifica, pubblicata oggi dal Blick sulla base del registro dei servizi parlamentari, è il democentrista zurighese Roger Köppel che negli ultimi tre anni è stato assente senza giustificazione per 21 giorni, il che corrisponde al 13% del tempo effettivo delle sessioni. Anche al secondo e terzo posto ci sono dei membri del gruppo parlamentare dell'UDC: il ticinese Lorenzo Quadri e la lucernese Yvette Estermann, che hanno avuto undici assenze non giustificate ciascuno.
Qual è la loro giustificazione? Mentre Köppel non si è voluto esprimere (in passato aveva giustificato le assenze per motivi di lavoro, poiché è caporedattore della "Weltwoche"), gli altri occupanti del podio affermano di essersi ammalati ma di non averlo segnalato ufficialmente.
Voti... saltati
Ma chi si è perso più votazioni, in generale? Dopo Köppel, che ha saltato circa un voto su cinque, ci sono l'ex presidente del Partito Borghese Democratico (PBD) Martin Landolt (si è perso 744 voti su 3'925, quasi quanti Köppel), il consigliere nazionale dei Verdi liberali Martin Bäumle e il deputato del Centro di Soletta Stefan Müller-Altermatt (entrambi con un tasso di assenze superiore al 18%).
Bäumle ha giustificato le assenze ricordando il suo impiego quale consigliere comunale a Dübendorf («ci sono conflitti di programmazione»), mentre Müller-Altermatt, che ha ammesso che «un tasso di assenze tanto alto non è giustificabile», ha parlato della nascita del quinto figlio e di una «malattia in famiglia».
Ma chi è il Parlamentare più diligente? Si tratta di David Zuberbühler, che non ha perso una sola votazione negli ultimi tre anni: l'appenzellese dell'UDC dice di prendere il suo lavoro molto seriamente. «Il voto è uno dei compiti più importanti di noi politici».
La sinistra è più presente
Spulciando i dati, spicca che la "disciplina" relativa al voto è particolarmente bassa tra i consiglieri nazionali di lunga data. A livello di partito, il tasso di assenteismo è più alto tra i Verdi liberali e i deputati del Centro, i cui parlamentari mancano in media il 5,2% e il 4,8% dei voti. Seguono l'UDC (3,6%) e il PLR (3,2%). Infine, gli esponenti del PS si perdono il 2,8% delle votazioni, quelli dei Verdi solo il 2%.
Anche nel Consiglio degli Stati capita ai "senatori" di non esserci. In testa alla classifica delle assenze ingiustificate (in questo caso non c'è quella dei voti effettuati) c'è Ruedi Noser, liberale zurighese, seguito da Jakob Stark (UDC, Turgovia) e Othmar Reichmuth (Centro, Svitto). Tutti e tre, per spiegare l'alto numero di assenze, parlano di impegni professionali o politici.