L'ambizioso obiettivo è stato dichiarato dal presidente Glättli, che ha nel contempo criticato l'UDC e le sue idee in ambito climatico.
GINEVRA - I Verdi vogliono diventare la terza forza politica in Svizzera. È l'obiettivo annunciato oggi dal presidente del partito, Balthasar Glättli, di fronte ai delegati riuniti in assemblea a Ginevra. Il 2023 è un anno chiave per il clima e la biodiversità, ha aggiunto, criticando le soluzioni portate avanti dall'UDC. Nel pomeriggio è stato approvato anche il programma elettorale.
Sulle rive del Lemano, Glättli ha colto l'occasione per sottolineare i successi raggiunti proprio a Ginevra, dove i Verdi sono diventati il primo partito nel 2019, con quasi il 25% dell'elettorato. Ginevra è un esempio per tutti gli altri cantoni, ha rilevato.
«La nostra casa è in fiamme», ha poi proseguito, aggiungendo che è il momento di spegnere questo incendio. «Sappiamo come fare: risparmiare energia, uscire dalle energie fossili e produrre energia solare», ha elencato, secondo il testo scritto del suo discorso.
I Verdi hanno raggiunto una tappa importante: in parlamento sono riusciti a trovare una maggioranza per quanto riguarda il controprogetto indiretto all'iniziativa sui ghiacciai, ossia la legge con cui la Confederazione intende raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Possiede obiettivi ambiziosi, che prevedono piani concreti per la riduzione delle emissioni di CO2 e avrebbe effetti immediati, ha fatto notare.
Ma il risultato non è ancora stato raggiunto, ha proseguito Glättli, criticando il fatto che l'UDC, lanciando il suo referendum, ne abbia parlato come di una "legge mangiacorrente". È esattamente l'opposto, perché lo spreco di energia si ridurrà soprattutto in inverno, proprio quando potrebbe esserci una carenza di elettricità, ha puntualizzato.
Glättli ha descritto la votazione in merito, sulla quale la popolazione sarà chiamata a esprimersi probabilmente questa estate, come la più importante per il DNA dei Verdi. E lo slancio di questo voto dovrebbe essere utilizzato per il traguardo delle elezioni dell'autunno prossimo. Oggi le soluzioni non mancano, mancano le maggioranze politiche, ha affermato, auspicando un rafforzamento del partito. Per la consigliera nazionale ginevrina Delphine Klopfenstein Broggini, questa votazione è addirittura «una delle più importanti per i prossimi decenni».
Nuovo programma - Nel pomeriggio i delegati hanno senza sorprese approvato all'unanimità la legge sul clima e il programma elettorale, che fissa le priorità per la prossima legislatura, denominato Agenda 2023-2027.
Quest'ultimo contiene, tra le altre cose, una proposta di divieto di voli nazionali, l'introduzione di un congedo maternità prenatale, la promozione di cooperative energetiche e l'inclusione delle persone con disabilità.
La maggioranza dei delegati si è pure espressa a favore del lancio della cosiddetta Iniziativa Europa insieme a un'alleanza della società civile composta da Operazione Libero, La Suisse en Europe, Suisseculture, Volt Svizzera e l'Unione svizzera degli e delle universitari-e (USU).
Essa vuole obbligare il Consiglio federale ad avviare immediatamente negoziati con l'UE. Garantisce la protezione dei salari ancorando il principio delle misure di accompagnamento nella Costituzione, precisa una nota diffusa nel pomeriggio.