Il presidente democentrista auspica la congiunzione delle liste per le elezioni federali di ottobre. «Unico modo per fermare la Sinistra».
BÜLACH - Marco Chiesa chiede che il PLR congiunga le liste con l'UDC in ogni cantone per le elezioni federali del 22 ottobre. È l'unico modo per evitare che la sinistra avanzi, come avvenuto nel 2019, ha affermato il presidente democentrista davanti ai delegati del suo partito, riuniti oggi in assemblea a Bülach (ZH). Nel corso della giornata è stato approvato il nuovo programma.
Nel suo discorso, il consigliere agli Stati ticinese non ha perso occasione per attaccare di nuovo la sinistra e la sua «politica suicida», accusandola di «distruggere tutto ciò che rende la Svizzera vincente».
Chiesa l'ha incolpata per la crisi energetica, attraverso la strategia 2050 del Consiglio federale, approvata in votazione popolare, e per la crisi migratoria. In particolare, l'ha accusata di voler concedere il diritto d'asilo «al mondo intero», attirando stranieri che la Svizzera non vuole. La sinistra - ha denunciato il presidente dell'UDC alludendo al "wokismo" - vuole prescrivere il modo corretto di pensare, parlare e scrivere.
In vista del probabile voto sulla legge per la protezione del clima in giugno, Chiesa ha sottolineato che una vittoria contro questo oggetto è la condizione per un successo elettorale della destra in autunno, a condizione che il PLR accetti congiunzioni di liste generalizzate con l'UDC. Nelle ultime elezioni del Consiglio nazionale, nei Grigioni il PS ha ottenuto un seggio a causa del mancato apparentamento, ha ricordato, affermando che ciò non deve ripetersi.
Scuola inclusiva, sans-papiers e 50 km/h
Nel corso del pomeriggio i 393 delegati hanno adottato all'unanimità il nuovo programma del partito, con l'aggiunta di nuove tematiche, come la "cultura woke", invisa all'UDC, ma che vede quali cardini ancora una volta libertà e sicurezza.
Tra le altre cose, l'UDC si oppone al sistema scolastico inclusivo e chiede che le autorità trasmettano automaticamente i dati dei sans-papiers alle autorità competenti per l'immigrazione in modo che i residenti illegali possano essere espulsi.
La formazione politica vuole inoltre un limite minimo di velocità di 50 km/h sulle strade principali dei centri abitati e ha già lanciato iniziative corrispondenti in varie città e cantoni, in parte insieme al PLR.
Nel corso dell'assemblea, è stata pure discussa una proposta di distribuire i richiedenti asilo in base alle quote degli elettori di sinistra e verdi. Alcuni oratori l'hanno trovata coraggiosa, altri poco seria. Alla fine è stata respinta con 232 voti a 99 e 3 astensioni.
L'addio di Ueli Maurer
Durante l'assemblea si è congedato Ueli Maurer. L'ex consigliere federale ha affermato di voler ascoltare, come semplice membro del partito, chi si è rassegnato. Secondo lo zurighese la maggioranza del Paese è d'accordo con l'UDC sul fatto che molte cose non possono più essere dette e c'è un continuo «moralismo». Ha poi citato quali esempi temi come il Covid-19 e la guerra in Ucraina.
Il consigliere nazionale zurighese Gregor Rutz si è espresso a favore di centri per richiedenti asilo al di fuori della Svizzera. Il Governo dovrebbe prendere spunto da Paesi come il Regno Unito o la Danimarca, ha affermato, accusando chi intraprende un lungo viaggio di avere motivazioni molto diverse dalla ricerca di protezione.
In precedenza il suo collega svittese Marcel Dettling, ha definito l'UDC il partito dell'approvvigionamento svizzero, sostenendo che si tratta dell'unica formazione politica che si batte per un approvvigionamento energetico ed elettrico sicuro e conveniente.
Infine, i delegati hanno eletto per acclamazione Anita Borer, consigliere comunale di Uster (ZH), nell'esecutivo del partito. Sostituisce Romaine Rogenmoser.