Per il Ticino, gli interventi del progetto PoLuMe nel piano di lavori 2030, quelli del Locarnese slittano al 2040
BERNA - Novità in arrivo sul fronte delle opere viarie e dei sistemi di mobilità: il Consiglio federale ha approvato oggi due grandi programmi d'investimento nelle infrastrutture di trasporto per complessivi 13,2 miliardi di franchi.
Undici miliardi per le strade nazionali - I piani finanziari prevedono che 11,6 miliardi saranno utilizzati per le strade nazionali e 1,6 per progetti legati alle infrastrutture negli agglomerati.
PoLuMe e Locarnese nei cantieri 2030 e 2040 - Per il Ticino, gli interventi del progetto PoLuMe previsti sull'A2 tra Lugano Sud e Mendrisio, rientrano nel piano "Orizzonte realizzativo 2030», mentre i cantieri per il raccordo dell'A2 con l'A13 nel piano di Magadino slittano nella tranche 2040 dei finanziamenti. Negli interventi infrastrutturali del futuro viene inclusa anche la creazione di un sistema intermodale allo scalo ferroviario di San Nazzaro.
Entro il 2040 il 20% della rete primaria sarà regolarmente congestionata: previsti ingorghi da due a quattro ore al giorno - Secondo le previsioni della Confederazione, in assenza di adeguate contromisure, entro il 2040 circa 450 chilometri di strade, pari a un 20 per cento della rete primaria, saranno regolarmente congestionati.
Su quasi 170 chilometri si verificheranno ingorghi o rallentamenti da due a quattro ore al giorno, in particolare nelle aree di grandi città e agglomerati urbani.
«Il rimedio più immediato alle incombenti criticità consiste in un utilizzo più efficiente della disponibilità infrastrutturale esistente - scrive il Consiglio federale in una nota - concretamente, oltre a ottimizzazioni multimodali integrate, si tratta di incrementare il numero degli impianti di regolazione dinamica dei limiti di velocità e segnalazione pericoli, dei sistemi contagocce agli svincoli e delle corsie dinamiche locali».
Anche adeguamenti da apportare al codice stradale per migliorare la situazione del traffico - Rientrano in questa strategia anche gli interventi di tipo normativo, «con adeguamenti già apportati al codice stradale, come per esempio la possibilità di superare a destra veicoli incolonnati o il principio di immissione a cerniera nei restringimenti di carreggiata».
Ma non basta. Ne è convinto il Consiglio federale, che per questo motivo è arrivato all'approvazione dei due piani di investimento. Lo conferma proprio nella nota diramata a sessione conclusa. «Nonostante questi provvedimenti, per assicurare l’efficienza della rete stradale primaria sono necessari potenziamenti di capacità mirati sui tratti più congestionati. A tal fine il Consiglio federale ha messo a punto il Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (PROSTRA), aggiornato periodicamente e presentato al Parlamento di norma ogni quattro anni».
Nel piano denominato "Orizzonte realizzativo 2030" si prevede «l’avvio di progetti per un totale di circa 11,6 miliardi di franchi - si legge nella nota - tali interventi interessano principalmente gli agglomerati urbani e intendono risolvere problemi dove l’urgenza è maggiore, contribuendo al contempo in maniera significativa alla riqualificazione delle località residenziali».
I cantieri che apriranno presumibilmente nei prossimi quattro anni, per un valore complessivo intorno a 4 miliardi di franchi, riguarderanno l'A1 nei tratti Wankdorf (BE) – Schönbühl (BE), Schönbühl (BE) – Kirchberg (BE), Rosenbergtunnel a San Gallo; sull'A2 sono previsti interventi al Rheintunnel a Basilea, mentre in A4 i lavori inbteresseranno il Fäsenstaubtunnel a Sciaffusa.