Il Ministro degli Esteri elvetico ha nuovamente condannato l'aggressione russa
BERNA - Il consigliere federale Ignazio Cassis ha difeso i principi della Carta delle Nazioni Unite, del diritto umanitario internazionale e della cooperazione internazionale oggi a New York davanti all'Assemblea generale dell'ONU. Ha condannato ancora una volta l'aggressione russa dell'Ucraina.
Nel suo discorso, Cassis ha fatto riferimento al divieto di guerre di aggressione previsto dalla Carta delle Nazioni Unite. L'obiettivo dell'ONU è garantire che le guerre del passato non si ripetano. Con le Convenzioni di Ginevra, la comunità internazionale ha voluto porre il diritto al di sopra delle barbarie.
L'aggressione russa dimostra che non abbiamo ancora raggiunto l'obiettivo, ha detto Cassis. «Un membro permanente del Consiglio di Sicurezza ha deciso consapevolmente di attaccare un Paese vicino». La guerra colpisce tutti gli Stati, ha detto, e le sue conseguenze sono catastrofiche.
Sarebbe tuttavia un grave errore rinunciare agli sforzi per un ordine di pace internazionale, ha detto Cassis. Perché questo significherebbe lasciare il campo libero alle forze che lottano per il potere con tutti i mezzi a loro disposizione.
La Svizzera condanna fermamente le violazioni dei diritti umani commesse in Ucraina, ha poi sottolineato Cassis. Il ministro degli esteri ha anche invitato l'intera comunità internazionale a lavorare per una soluzione pacifica del conflitto.
Secondo Cassis, una soluzione pacifica deve basarsi sui principi fondamentali del diritto internazionale, ovvero il divieto dell'uso della forza e l'inviolabilità territoriale degli Stati. «Gli ucraini hanno il diritto di vivere in pace», ha sostenuto.
Una nuova risoluzione
L'Assemblea Generale Onu ha approvato con 141 voti a favore, 7 contrari e 32 astenuti una risoluzione in cui si sottolinea «la necessità di raggiungere, il prima possibile, una pace completa, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite».
«Con la risoluzione di oggi lanciamo un forte messaggio di pace e di rispetto dei principi che ci uniscono», ha dichiarato Ignazio Cassis dinanzi all’Assemblea generale. Questo nuovo testo esorta gli Stati membri dell’ONU e le organizzazioni internazionali a rafforzare il proprio impegno a favore della pace. Il capo del DFAE ritiene che si tratti di un segnale chiaro inviato alla Russia da parte della comunità internazionale e sottolinea il suo appello a quest’ultima affinché «collabori in vista di una soluzione pacifica del conflitto».
Il testo «ribadisce l'impegno per la sovranità, l'indipendenza, l'unità e integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti» e chiede «la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe».