La richiesta di Cassis all'ONU per discutere delle Convenzioni di Ginevra, «calpestate» dalla guerra
NEW YORK - La Svizzera propone una riunione sulle Convenzioni di Ginevra, di fronte alle violazioni del diritto internazionale umanitario perpetrate in Ucraina. Oggi a New York, Ignazio Cassis ha lanciato questo invito davanti al Consiglio di sicurezza dell'ONU.
Le Convenzioni di Ginevra, che festeggeranno l'anno prossimo i 75 anni, «sono calpestate», ha sottolineato il consigliere federale durante la riunione sull'Ucraina dell'organo più potente delle Nazioni Unite. La Confederazione, depositaria di questi accordi, è rimasta «enormemente scioccata» dall'aggressione russa.
«La popolazione civile, i feriti, i prigionieri e le infrastrutture» devono essere «protette» dalle parti in conflitto e dai combattenti, ha dichiarato il consigliere federale. A suo avviso, occorre organizzare una discussione «adesso».
«La Svizzera è pronta in ogni momento a riunire tutti attorno a un tavolo», ha aggiunto. Cassis ha anche accolto favorevolmente la risoluzione approvata dall'Assemblea generale dell'ONU, sostenuta anche da Berna, che chiede il ritiro delle forze russe.
Interpellato dall'agenzia Keystone-ATS dopo il suo intervento, Cassis ha affermato che voleva innanzitutto far capire che è ora di fermare la guerra. «È chiaro dove la strada deve portarci, ma nessuno sa esattamente come arrivarci», ha proseguito, ribadendo che il conflitto non può essere concluso con mezzi militari, ma solo attraverso la diplomazia.
«Questo richiede creatività, pazienza e perseveranza», ha spiegato, aggiungendo che vede anche la proposta cinese come un'opportunità. «Ogni serio piano di pace merita un esame approfondito».