In futuro non saranno più i Comuni ma i Cantoni a dare il via libera autorizzativo
BERNA - Via libera da parte del Consiglio nazionale alla revisione legislativa che mira ad accelerare la costruzione di parchi eolici. La nuova legge è stata adottata oggi con 134 voti contro 51 e 9 astenuti. Il dossier passa ora all'esame del Consiglio degli Stati.
Potenziare la produzione di energia elettrica in inverno - Lo scopo del progetto oggi in discussione è potenziare la produzione di energia elettrica in inverno, ha spiegato la relatrice commissionale Priska Wismer-Felder (Centro/LU). La legge, che è transitoria, è stata elaborata in seguito ai timori di approvvigionamento in elettricità emersi lo scorso anno.
Dai Comuni ai Cantoni: cambia il soggetto istituzionale deputato al rilascio delle autorizzazioni edilizie - Il disegno di legge prevede che in futuro non siano più i Comuni bensì i Cantoni a rilasciare le autorizzazioni edilizie. Solo l'autorità giudiziaria superiore di un Cantone sarà autorizzata a interporre ricorso contro il permesso di costruzione. Il ricorso al Tribunale federale (TF) è ammissibile soltanto se si tratta di chiarire questioni di diritto di importanza fondamentale.
L'iter accelerato solo per impianti di 20 gigawattore annuali - Le nuove procedure accelerate si applicheranno tuttavia unicamente agli impianti di importanza nazionale che dispongono di un piano d'utilizzazione passato in giudicato, che raggiungono una produzione annua di almeno 20 gigawattore (GWh), e ciò soltanto fino a ottenere potenza installata supplementare complessiva pari a 600 Megawatt (MW) rispetto al 2021.
Questo limite relativo alla potenza è stato preferito, con 149 voti a 45, a quello iniziale che menzionava una produzione aggiuntiva di 1 terawattora (TWh). Il problema, ha spiegato Matthias Jauslin (PLR/AG), è che «la produzione può essere misurata solo a posteriori, quando l'energia viene effettivamente prodotta e immessa in rete. Il concetto di potenza è invece più facilmente calcolabile».
Le nuove 140-150 turbine - Con questo progetto, ha poi spiegato il consigliere federale Albert Rösti, «potranno essere realizzate in tempi relativamente rapidi 140-150 turbine. Impianti che saranno costruiti anche senza questa legge, ma più tardi», ha sostenuto il neo ministro dei trasporti.
Progetti in gestazione da dieci anni: con la nuova legge si snelliscono le tempistiche - Il progetto di legge consente infatti di accelerare di due - tre anni progetti in gestazione da un decennio. Attualmente dispongono di un piano d'utilizzazione passato in giudicato sei progetti nei cantoni Soletta, Vaud e Vallese. Altri quattro a Neuchâtel, Berna e Vaud sono in attesa di una decisione del TF.
UDC, unica compagine politica a opporsi alla legge - Durante le discussioni solo l'UDC si è opposta al disegno di legge, chiedendo che il progetto venga rinviato in commissione. Questa sarebbe stata incaricata di meglio tener conto delle volontà dei comuni.
La popolazione è spesso critica circa la costruzione di parchi eolici, ad esempio per quel che concerne il rumore o la biodiversità, ha sottolineato Christian Imark (UDC/SO) ricordando che «l'associazione dei comuni è contraria al disegno». Il solettese ha anche messo in dubbio l'utilità dei parchi eolici, ricordando come «per sostituire la centrale nucleare di Gösgen (SO) occorrerebbero ben 1700 turbine eoliche».
«Le eventuali opposizioni dei cittadini e dei comuni sono già state considerate nell'elaborazione dei piani d'utilizzazione passato in giudicato», ha replicato Nicolo Paganini (Centro/SG). «Queste sono procedure che durano anni, e spesso sono portate avanti dai comuni stessi», ha aggiunto. Insomma, «senza l'approvazione delle autorità comunali non ci possono approvare piani d'utilizzazione», ha sostenuto con successo il sangallese.
Da notare che inizialmente l'iniziativa parlamentare all'origine dell'atto legislativo chiedeva anche di accelerare le procedure per i progetti di centrali idroelettriche. Tale richiesta è poi stata abbandonata visto che è stata ripresa nel disegno di legge su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili.