Il testo è stato approvato con una maggioranza del 64,3%.
LUCERNA - Dopo Ginevra, anche Lucerna - simbolo del turismo internazionale in Svizzera - ha deciso di porre un freno agli affitti tramite Airbnb. I votanti hanno dato la preferenza a un'iniziativa dal PS e dell'associazione inquilini.
Il testo, approvato con una maggioranza del 64,3%, fissa un limite massimo di 90 pernottamenti all'anno in cui gli appartamenti possono essere affittati ai turisti attraverso portali come Airbnb. La partecipazione ha raggiunto il 34,6%. Un'analoga regolamentazione, che mira a ridurre la pressione sul mercato immobiliare, è già in vigore dal 2018 a Ginevra.
Esecutivo e consiglio comunale erano contrari all'iniziativa ed hanno elaborato un controprogetto che prevedeva due categorie di contingenti: una quota massima dell1,5% degli appartamenti per i quartieri più centrali della città e una quota dell'1% per gli altri quartieri residenziali. Nessuna limitazione era invece prevista per la zona dell'Allmend, dove si trova lo stadio.
Il controprogetto è però stato bocciato con il 51,1% di voti contrari. A Lucerna si contano attualmente 390 appartamenti di privati che vengono affittati ai turisti. Con il controprogetto, il loro numero sarebbe passato a 520.
Per gli iniziativisti l'aumento delle offerte attraverso siti come Airbnb tradisce gli obiettivi della cosiddetta "sharing economy" (economia condivisa), dove l'attenzione andrebbe rivolta alla condivisione e non al profitto.
Il risultato è invece una pressione sugli affitti e la riduzione degli appartamenti a disposizione dei residenti. Il limite di 90 notti renderà meno attrattivo questo modello di business. In Europa, altre destinazioni turistiche di spicco, come Parigi, Barcellona o Berlino sono già intervenute da tempo, hanno sostenuto gli iniziativisti.