Il partito lamenta la recente incapacità di trovare compromessi in politica
AARAU - In occasione dell'odierna assemblea dei delegati a Rheinfelden (AG), i Verdi Liberali (PVL) hanno lanciato la loro campagna per le elezioni federali in programma ad ottobre inneggiando al «coraggio per trovare delle soluzioni». Il presidente del partito Jürg Grossen ha esortato una politica orientata per la Svizzera.
Grossen si è inoltre espresso a favore di una politica rivolta maggiormente a delle soluzioni a lungo termine e si è inoltre espresso a favore di una dinamica che guardi al di là degli schieramenti. Alla luce di numerose problematiche, come il cambiamento climatico, la guerra in Ucraina, la crisi energetica e il crollo di Credit Suisse, occorre agire in modo dinamico e innovativo, ha detto Grossen durante l'assemblea, invitando a plasmare attivamente il futuro della Svizzera al di là delle divergenze politiche. Il numero uno del PVL ha poi affermato che ultimamente sono stati fatti troppo pochi compromessi in grado di ottenere una maggioranza.
«La Svizzera si trova ad affrontare enormi sfide in termini di politica economica. La carenza di lavoratori qualificati è in aumento, la nostra produttività ristagna e rischiamo di perdere il pieno accesso a mercati importanti, in particolare al mercato unico dell'Ue», ha dichiarato Grossen.
Questo sviluppo sta mettendo in pericolo la prosperità della Svizzera. Il partito, durante l'assemblea dei delegati, ha quindi approvato un documento strategico di politica economica. Gli elementi più importanti per mantenere la prosperità in Svizzera - indica il PVL - sono una maggiore concorrenza, un mercato del lavoro liberale e moderno e un migliore accesso al mercato in Europa e nel mondo.
PVL chiede una commissione parlamentare d'inchiesta - Inoltre, il partito ha preso posizione per le votazioni federali del 18 giugno. I delegati si sono espressi all'unanimità a favore della legge sulla protezione del clima. Si sono anche detti favorevoli all'adozione dell'articolo costituzionale sull'imposizione minima per le grandi imprese voluta dall'OCSE e alla legge Covid-19, nuovamente sottoposta al voto.
Inoltre, il partito ha chiesto un'economia responsabile e ha richiesto di avviare una commissione parlamentare d'inchiesta (Cpi) sull'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Anche il PS e i Verdi chiedono una Cpi sull'acquisizione di Credit Suisse. L'UDC si è mostrata aperta all'idea.