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GUERRA IN UCRAINA«La Svizzera incoraggi il dialogo tra Mosca e Kiev»

20.08.23 - 08:52
A dirlo è l'alto diplomatico elvetico Thomas Greminger, secondo cui in Europa c'è stabilità solo con la Russia e non andandole contro
Imago
Fonte Ats
«La Svizzera incoraggi il dialogo tra Mosca e Kiev»
A dirlo è l'alto diplomatico elvetico Thomas Greminger, secondo cui in Europa c'è stabilità solo con la Russia e non andandole contro

BERNA - Anche senza essere un mediatore ufficiale, la Svizzera può incoraggiare con discrezione il dialogo fra Mosca e Kiev. A dirlo è l'alto diplomatico elvetico Thomas Greminger, secondo cui in Europa c'è stabilità solo con la Russia e non andandole contro.

Berna può fare molto dietro le quinte, si dice convinto Greminger, che dirige il Centro di politica di sicurezza a Ginevra, finanziato principalmente dalla Confederazione. Le parti in conflitto «non vogliono mediatori di tipo classico», fa notare in un'intervista rilasciata all'edizione odierna della NZZ am Sonntag.

Il centro sta lavorando sulla questione dello status e delle garanzie di sicurezza che l'Ucraina dovrà avere in futuro. «Abbiamo fatto in modo che i due belligeranti fossero informati delle proposte», aggiunge il diplomatico. Tuttavia, finora non si è giunti ad alcun risultato politicamente rilevante.

In ogni caso, continua il 62enne, per la comunità internazionale e per la Svizzera è un vantaggio che Berna resti neutrale. Anche gli interlocutori russi apprezzano la sede di Ginevra e sono molto più pragmatici di quanto suggerisca la posizione ufficiale, assicura.

Stando all'ex segretario generale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), la Svizzera deve fare di più in campo umanitario e per la ricostruzione dell'Ucraina. Nello specifico, dovrebbe mostrarsi più generosa nell'accogliere i rifugiati.

Per l'esperto, la fine della guerra non è in vista, anzi, «lo scenario più probabile è il proseguimento di un conflitto lungo e intenso come quello a cui stiamo assistendo». A un certo punto comunque, i costi rischiano di diventare troppo elevati, il che renderebbe necessario un piano B.

Greminger evoca «possibilità teoriche di compromesso», come cedere temporaneamente dei territori occupati alla Russia, per poi negoziarne la restituzione una volta cambiato il potere al Cremlino. In fin dei conti, afferma il diplomatico, tutto si riassume a una domanda: le parti preferiscono una guerra molto lunga e costosa o la fine del conflitto, anche se insoddisfacente?

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COMMENTI
 

Tirasass 1 anno fa su tio
Con i prepotenti il dialogo è difficile e a volte va sospeso in attesa di "cali della cresta". In altre parole fermi, chiari e certamente disponibili se dall'altra parte vi sono passi nella direzione di un serio dialogo

tbq 1 anno fa su tio
Incoraggiare il dialogo? Troppo tardi. Troppo tardi dal giorno in cui il CF ha ceduto alle minacce ed ha preso parte ad una guerra, seppur solo economica. Il Consigliere Federale Cassis, quello che meno svizzeri vorrebbero veder rieletto, lo ha dichiarato apertamente, l'anno scorso a Lugano: partecipiamo alle sanzioni per danneggiare la Russia. Comunque la si pensi sul tema... come si può poi pensare di "incoraggiare il dialogo" da questa posizione? Il predecessore di Cassis, Dider Burkhalter, fu in prima linea per bloccare la guerra in Donbass nel 2014, senza una sola sanzione; Cassis, adottando undici pacchetti di sanzioni decise da potenze straniere, che ha ottenuto, a parte di non poter giocare alcun ruolo?

Libero&Svizzero 1 anno fa su tio
Finalmente !! Torniamo neutrali al 100%

Blue Sky 1 anno fa su tio
La Svizzera farebbe bene a sistemare i suoi di problemi prima di illudersi di riuscire a sistemare quelli degli altri. Di lavoro da fare in questa nazione ce n'è veramente tanto e sarebbe ora di rimboccarsi le maniche.

Andy 82 1 anno fa su tio
la nostra amata madrepatria deve farsi i cavoletti suoi.....

Falla finita 1 anno fa su tio
Risposta a Andy 82
A me pare si stia facendo i cavoletti di Bruxelles, invece che i suoi!

Andy 82 1 anno fa su tio
Risposta a Falla finita
hahaha!!!

leobm 1 anno fa su tio
Una persona saggia perché evidente a tutti, salvo a una limitata classe politica, che non se ne uscirà se la diplomazia non scende in campo in modo serio. Ormai un compromesso dovrà essere trovato altrimenti solo altri morti, feriti, distruzioni e tragedie saranno il piatto forte. E le due parti hanno logicamente difficoltà a sedersi a un tavolo perché tanto male è stato fatto correre.

italo luigi 1 anno fa su tio
Ormai è bene fare una pace appunto di compromesso, questa primavera ho dialogato (in modo molto semplice) con due camionisti ucraini, ebbene entrambi erano educati ma uno era pro ucraina e l'altro pro Russia. Morale finiamola con questa guerra, non tutta tutta l'Ucraina è unita (soprattutto quella dell' est).

falco8 1 anno fa su tio
le dichiarazioni di ieri dei russi gli danno in parte ragione, sono pronti ad una guerra lunga e se deve durare decenni durerà decenni ed il loro obiettivo ora é avere il totale controllo dell'ucraina, e sanno che nessuno in occidente può permettersi questo costo, la crisi economica finirà per far molto male e gli us già rivolgono lo sguardo dall'altra parte in estremo oriente, non possono combattere su due fronti troppo a lungo.

italo luigi 1 anno fa su tio
Risposta a falco8
Confermo, soprattutto l'ultima analisi.

Jack Folla 1 anno fa su tio
Risposta a falco8
Concordo pure io con il suo pensiero
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