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SVIZZERAAnche le cure di lunga durata nel nuovo progetto di finanziamento della sanità

13.09.23 - 19:16
Approvato oggi dal Nazionale
Foto Deposit
Fonte ATS
Anche le cure di lunga durata nel nuovo progetto di finanziamento della sanità
Approvato oggi dal Nazionale

BERNA - Le cure di lunga durata saranno integrate nel progetto di finanziamento unitario delle prestazioni nel settore ambulatoriale e ospedaliero. Questo punto, inserito in dicembre dal Consiglio degli Stati in una ampia riforma della Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal), è stato oggi approvato anche dal Nazionale, che ha posto alcune condizioni.

I "senatori", su richiesta dei Cantoni, hanno inserito nel progetto il settore delle cure a domicilio e nelle case di cura. Per il relatore commissionale alla Camera del popolo Lorenz Hess (Centro/BE) il progetto è realizzabile solo con questa integrazione.

Questa potrà avvenire solo quando sarà garantita la trasparenza dei costi nel settore, ha sottolineato l'altro relatore Philippe Nantermod (PLR/VS). Il Nazionale chiede anche la piena attuazione dell'iniziativa popolare "sulle cure infermieristiche", in particolare per quel che concerne le condizioni di lavoro.

L'inserimento delle cure a domicilio e case di cura è stato combattuto dall'UDC, che teme un aumento significativo dei premi di cassa malattia. Per Benjamin Roduit (Centro/VS) non ci sono invece dubbi: i costi diminuiranno. Secondo il consigliere federale Alain Berset, il progetto permetterà di eliminare gli incentivi inappropriati. L'integrazione avrà luogo sette anni dopo l'adozione del progetto.

Più in generale, il progetto mira al finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie tra le casse malati e i Cantoni. Attualmente quest'ultimi non partecipano ai costi del settore ambulatoriale.

I due rami del parlamento si oppongono però sull'ammontare della quota cantonale. In prima lettura, su richiesta del Consiglio federale, la Camera del popolo ha portato la quota cantonale al 25,5%. Gli Stati hanno poi portato l'asticella al 26,9%.

Oggi il Nazionale ha votato per un tasso del 28,6%. Il restante 71,4% sarà finanziato dagli assicuratori, indipendentemente dal fornitore e dal luogo di erogazione dei servizi. L'operazione dovrà essere neutra in termini di costi. Il Nazionale ha approvato una specifica mozione in tal senso.

La Camera del popolo ha poi mantenuto la sua posizione riguardo alla remunerazione degli ospedali e delle case per partorienti che non figurano in nessun elenco cantonale. Questi istituti devono poter essere sovvenzionati fino al 70%. Consiglio degli Stati e governo vogliono mantenere il tasso attuale del 45%. Questo aumento indebolirebbe la pianificazione ospedaliera dei Cantoni, ha avvertito invano Berset.

Il Nazionale ha poi stralciato, contro il parere della commissione preparatoria, una disposizione che avrebbe permesso ai Cantoni di verificare le fatture del settore ospedaliero. La sorveglianza sarà affidata esclusivamente all'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e non anche ai Cantoni come chiesto dalla sinistra.

I Cantoni faranno invece parte dell'organizzazione responsabile delle strutture tariffarie per le cure ambulatoriali e le prestazioni di cura, visto che parteciperanno al loro finanziamento. Su questo punto il Nazionale si è allineato alla posizione del Consiglio degli Stati, a cui torna il dossier.
 
 

 

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