I parlamentari socialisti più giovani fanno la voce grossa affinché uno di loro sia candidato alla successione di Alain Berset.
BERNA - I parlamentari socialisti più giovani premono affinché uno di loro sia candidato alla successione di Alain Berset: basta con «i prepensionati in governo», è il tenore delle opinioni raccolte dal SonntagsBlick.
Beat Jans (59 anni), Daniel Jositsch (58), Matthias Aebischer (55), Mustafa Atici (53): tutti gli uomini politici scesi in campo finora mostrando la loro volontà a subentrare a Berset sono più vecchi dell'uscente capo del Dipartimento federale dell'interno, che ha 51 anni, e stando al domenicale questo non fa felice la cosiddetta "Juso-Flügel" del partito, cioè l'ala costituita da quei consiglieri nazionali che non troppi anni or sono era alla testa della Gioventù socialista (GISO, Juso in tedesco).
«Credo sia importante che il gruppo parlamentare nomini una persona più giovane», afferma Tamara Funiciello (BE), in dichiarazioni riportate dal domenicale. L'età media in Consiglio federale è attualmente superiore ai 60 anni, aggiunge. «Non è rappresentativa della popolazione elvetica».
Anche Fabian Molina (ZH) - che, come Funiciello è stato leader di GISO - appare critico. «Dopo le dimissioni di Berset, Albert Rösti è il consigliere federale più giovane, con i suoi 56 anni: due intere generazioni non sono rappresentate in Consiglio federale». Il fatto che l'essere giovani non esclude la competenza viene da Molina dimostrato proprio con l'esempio di Berset, che quando entrò nell'esecutivo aveva 39 anni. «È stato un consigliere federale eccellente».
Stando al settimanale anche i co-presidenti del PS svizzero, Cédric Wermuth (37 anni) e Mattea Meyer (35) appaiono attirati dal richiamo del governo. E pure il grigionese Jon Pult (38) potrebbe lanciarsi nella corsa. Il SonntagsBlick dà peraltro anche spazio a voci di altro tenore all'interno del partito - per la consigliera nazionale Priska Seiler Graf (ZH) è più importante essere all'altezza dell'incarico, e in questo senso una certa esperienza di vita è tutt'altro che negativa - e si interroga anche sull'effettiva volontà dell'insieme del parlamento ad aprire la porta del Consiglio federale a ex esponenti rampanti del GISO.
In secondo piano, sempre stando all'interpretazione della testata zurighese, è invece passata la questione femminile. Al contrario, il partito starebbe puntando verso un uomo per evitare di avere un'immagine di formazione solo per donne, in cui i maschi non hanno chance di accedere ai livelli più elevati del potere.