Il consigliere nazionale basilese ritiene che Beat Jans abbia maggiori chance per entrare a Palazzo federale.
BERNA - Mustafa Atici ha deciso di ritirare la propria candidatura per il seggio di Alain Berset in Consiglio federale. Lo ha annunciato oggi lo stesso consigliere nazionale socialista basilese.
Con la sua mossa, Atici afferma di voler lasciare spazio al consigliere di Stato basilese Beat Jans, che a suo dire ha maggiori chance delle sue di essere eletto nell'esecutivo federale. «Il mio ritiro è facile, poiché so che Beat Jans si impegnerà anch'egli per una Svizzera aperta al mondo e diversificata».
Atici, di origine curda, è stato il primo esponente del PS a candidarsi alla successione di Berset, che aveva annunciato il 21 giugno la sua intenzione di non sollecitare un nuovo mandato dopo le elezioni federali.
Con la sua candidatura, Atici voleva far passare due messaggi, ha spiegato: le persone che provengono da un contesto di immigrazione dovrebbero anch'esse essere rappresentate al più alto livello e Basilea Città, dopo mezzo secolo, deve nuovamente avere un nuovo consigliere federale.
Il consigliere nazionale di origine curda si rallegra della candidatura di Beat Jans. «È un mio compagno di strada e buon amico personale» e «ha buone probabilità di essere eletto». Non voglio pertanto compromettere tale chance di vedere Jans eletto e il cantone Basilea Città di nuovo rappresentato in Governo, sottolinea Atici.
Quest'ultimo intende ora concentrarsi sulla campagna per l'elezione in Consiglio nazionale e la difesa dei due seggi del PS basilese alla Camera del popolo. È «convinto» che, «tra qualche anno» una persona di origini immigrate verrà eletta in Consiglio federale.
Tre uomini ancora in lizza
Dopo il ritiro di Atici, tre uomini restano ancora in corsa per la successione di Alain Berset in Governo. Si tratta del consigliere agli Stati zurighese Daniel Jositsch, del consigliere nazionale bernese Matthias Aebischer (BE) e di Beat Jans appunto.
I socialisti interessati hanno tempo fino al 29 ottobre per annunciarsi. Questa volta il gruppo parlamentare del PS non ha stabilito alcun criterio, salvo quello di presentare «una selezione di candidati/e» in vista dell'elezione del 13 dicembre. Nella giornata di ieri, però, la cosiddetta "Juso-Flügel" del partito aveva criticato questa scelta, ritenendo che il PS dovesse puntare su un candidato più giovane e non su dei «prepensionati».
I candidati dovranno presentarsi al partito e alla popolazione durante quattro audizioni pubbliche, che si terranno rispettivamente il 6 novembre a Ginevra, l'8 novembre a Bienne (BE), il 9 novembre a Olten (SO) e il 14 novembre a Sciaffusa.