Con una mozione, Piero Marchesi chiede a Berna delle misure per contenere l'aumento alle stazioni di servizio.
BERNA - Nelle ultime settimane, fare rifornimento alle pompe di benzina è diventato sempre più oneroso. Non solo in Ticino, ma in tutta la Svizzera. Tanto da spingere Piero Marchesi a inoltrare una mozione a Berna per chiedere lo stop agli aumenti del costo del carburante. Il consigliere nazionale dell'Udc propone infatti di introdurre «una soglia massima di prezzo, oltre al quale le tasse e l'IVA prelevate vengono limitate».
Insomma, per Marchesi è giunta l'ora che il Consiglio federale elabori «un progetto di modifica delle leggi concernenti, affinché al superamento di una soglia di prezzo dei carburanti alla pompa di benzina, vengano attivate delle misure per attenuarne e compensarne la crescita».
Fare il pieno costa sempre di più - «Il costo dei carburanti alla pompa di benzina negli ultimi mesi è tornato a salire in modo repentino, il 30% in poche settimane, e le stazioni di servizio subiscono passivamente i rialzi». Marchesi scrive infatti che i rivenditori «hanno pochi margini di manovra». «Le cause sono da ricercare a livello internazionale, c'è tensione sul mercato dei carburanti e alcune raffinerie sono ferme per manutenzione. L'offerta di prodotto è bassa, a fronte di una domanda che è invece piuttosto alta, soprattutto da parte degli Stati Uniti, intenti a fare riserve per il mercato interno».
Incasso supplementare alla Confederazione - «L’aumento del prezzo del carburante alla pompa di benzina - continua il consigliere nazionale - genera inoltre un incasso supplementare notevole, stimato in 15 milioni di franchi al mese, per la Confederazione che con l’IVA applicata sul prezzo di vendita, contribuisce ad aumentarne il costo a carico dei beneficiari. Ricordiamo che, caso unico, l’IVA viene prelevata anche sull’imposta sugli olii minerali e sulla tassa CO2».
La proposta - «Per combattere l’aumento dei prezzi oltre misura, si rende necessaria una riflessione per plafonare l’importo globale prelevato con l’IVA, o eventualmente, di trovare un sistema per la riduzione temporanea delle imposte sugli olii minerali, quando il prezzo alla pompa supera i franchi 1,80 al litro per la benzina e 1,90 al litro per il diesel». Marchesi lascia poi «la libertà al Consiglio federale di elaborare altre soluzioni per raggiungere l’obiettivo». Ad esempio, «al superamento di una certa soglia di prezzo» può essere «attivata una riduzione dell’aliquota IVA sulla soglia superiore, oppure che vengano usati i maggiori introiti per finanziare direttamente ai fornitori la riduzione temporanea del prezzo di vendita. In futuro questa soglia potrà essere adattata».