Albin Kurti chiede sostegno per l'adesione del Kosovo al Consiglio d'Europa; Berna invita alla moderazione.
BERNA - In un'intervista alla NZZ, il premier kosovaro Albin Kurti ha sottolineato la necessità di un sostegno svizzero al Kosovo. Per diventare membri del Consiglio d'Europa, «il nostro Paese ha bisogno di amici, che forniscano un quadro fedele di noi», ha dichiarato Kurti.
L'obiettivo del Kosovo è di entrare a far parte del Consiglio d'Europa l'anno prossimo, ha affermato Kurti al quotidiano zurighese. Innanzitutto si tratta di una questione geopolitica. I Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) non riconoscono il Kosovo.
«Abbiamo bisogno dell'aiuto della Svizzera», ha precisato Kurti. L'intervista alla Neue Zürcher Zeitung è stata rilasciata dopo l'incontro di una settimana fa con il presidente della Confederazione Alain Berset.
La Svizzera sostiene l'adesione del Kosovo al Consiglio d'Europa, ha indicato dopo i colloqui il Dipartimento federale dell'interno (DFI), aggiungendo che ciò consentirebbe a tutti gli abitanti del Paese - e quindi anche ai membri della minoranza serba e di altre comunità - di avere accesso alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Invito alla moderazione
Dal canto suo, durante i colloqui, Berset ha sottolineato il sostegno della Svizzera al processo di normalizzazione delle relazioni tra Kosovo e Serbia e invitato entrambi i Paesi ad attuare gli accordi di Bruxelles e Ohrid, negoziati in primavera.
Due giorni dopo l'incontro, nel nord del Kosovo abitato dai Serbi si sono però verificati pesanti scontri. «Ci sarà un prima e un dopo 24 settembre», ha detto Kurti nell'intervista.
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha condannato «con la massima fermezza» l'attacco nei confronti della polizia kosovara e ha lanciato un appello alla calma e alla moderazione. Gli autori di quest'atto di violenza dovranno renderne conto, ha scritto il DFAE su X (ex Twitter).