A Maria Wegelin è costata cara la collaborazione con due attivisti del gruppo Junge Tat. L'UDC: «Non tolleriamo alcun estremismo».
ZURIGO - La candidata UDC al Consiglio nazionale Maria Wegelin lascia, almeno temporaneamente, la direzione della sezione democentrista di Winterthur (ZH). La zurighese era finita una settimana fa nella bufera quanto il "Sonntagsblick" aveva reso noto che aveva incaricato due attivisti di estrema destra Junge Tat di sostenerla nella campagna elettorale sui social media.
Wegelin ha deciso in accordo con la direzione del partito di lasciare l'incarico fino a un'assemblea straordinaria convocata per fine ottobre, si legge in una nota. Nel comunicato l'UDC di Winterthur afferma di non tollerare «in alcun modo» gruppi o atteggiamenti estremisti, «estremismo di destra compreso».
In dichiarazioni apparse sulla Neue Zürcher Zeitung a metà settimana, la politica dell'UDC ha affermato che non aveva mai sentito parlare del gruppo Junge Tat al momento dell'attribuzione del mandato ai due attivisti, che peraltro hanno precedenti penali per discriminazione razziale.
Il gruppo Junge Tat è sotto osservazione dall'Ufficio federale della polizia (Fedpol). Contro i suoi membri sono in corso diversi procedimenti. L'organizzazione, di stampo neonazista, ha fatto parlare di sé nel weekend anche in seguito all'affissione ieri di un grande striscione a Castelgrande a Bellinzona con la scritta "Migranti a casa!".