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SVIZZERA«Nessun obbligo di bonifica parchi giochi contaminati»

17.11.23 - 16:29
La bonifica dei siti contaminati deve proseguire, ma la CAPTE-S respinge l'obbligo di bonifica dei parchi giochi.
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Fonte Ats
«Nessun obbligo di bonifica parchi giochi contaminati»
La bonifica dei siti contaminati deve proseguire, ma la CAPTE-S respinge l'obbligo di bonifica dei parchi giochi.

BERNA - La Commissione dell'ambiente del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) ha adottato all'unanimità la proposta governativa in merito alla bonifica dei luoghi contaminati, ma preferisce lasciare ai Cantoni la competenza di proteggere i bambini in tenera età limitando ad esempio l'uso dei siti interessati. Con 5 voti a 3, propone al plenum di stralciare il principio secondo cui i Cantoni debbano prevedere prestazioni finanziarie per il risanamento di parchi giochi e giardini privati e anche la possibilità di indennizzo da parte della Confederazione, si legge in una nota diffusa oggi dai Servizi del Parlamento.

Sempre con 5 voti a 3, propone anche di esonerare i proprietari dei siti dall'obbligo di sostenere le spese di risanamento di parchi giochi, aree verdi e giardini. Una minoranza è invece favorevole all'approccio proposto dal Consiglio federale per il risanamento.

L'Esecutivo auspica da parte sua che ci sia un obbligo di investire e ristrutturare parchi giochi e spazi verdi pubblici. Il 60% dei costi di questi lavori dovrebbe essere finanziato con le entrate di un fondo alimentato dalla tassa sui rifiuti inviati in discarica. Questi lavori sarebbero facoltativi per gli spazi in mani private, che otterrebbero un sostegno del 40%.

PFAS e inceneritori

La commissione ha comunque deciso di estendere la possibilità di finanziamento da parte della Confederazione ad altri due casi. I costi di risanamento dei siti contaminati dall'uso di schiume antincendio contenenti PFAS, come i campi di addestramento dei vigili del fuoco, dovrebbero essere coperti fino al 40% (5 voti a favore, 0 contrari e 2 astensioni).

Propone inoltre all'unanimità che la Confederazione risarcisca fino al 40% dei costi sostenuti per la bonifica dei siti inquinati dagli impianti di incenerimento dei rifiuti domestici. La commissione concorda con il Consiglio federale sugli altri elementi del progetto.

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