La messa al bando di Hamas sarebbe un errore, secondo Carlo Sommaruga
GINEVRA - Mettere al bando Hamas sarebbe un errore, secondo il presidente del gruppo parlamentare svizzero-palestinese Carlo Sommaruga.
«Purtroppo il signor Cassis si sta inchinando a Israele, invece di guardare agli interessi a lungo termine del nostro paese», afferma il consigliere agli stati socialista ginevrino in dichiarazioni riportate da Le Matin Dimanche. Come noto i media hanno rivelato alcuni giorni or sono i progetti del consigliere federale Ignazio Cassis di vietare Hamas con una legge speciale, ritenendolo una organizzazione terroristica. Il portavoce del governo André Simonazzi ha fatto sapere che c'è stata una prima discussione sul tema.
«Se oggi decidiamo di vietare organizzazioni diverse da quelle decise dall'ONU, apriamo il vaso di Pandora», argomenta Sommaruga. «Ci apriremo alle pressioni di paesi che faranno la stessa richiesta, come la Turchia nel caso del PKK». Secondo il 64enne originario di Lugano una tale decisione vorrebbe quindi dire mettere la Svizzera in una situazione di fragilità.
Ridurre Hamas a una semplice organizzazione militare terroristica ed escluderla dal gioco sarebbe un errore strategico, afferma l'avvocato con laurea in diritto conseguita a Ginevra. Sommaruga ricorda per esempio come in Sudafrica l'African National Congress (ANC) fosse considerata un'organizzazione terroristica prima che si negoziasse con essa la fine dell'apartheid. «In una trattativa bisogna includere tutti gli attori», sostiene Sommaruga. Hamas è «fortemente integrato nella società palestinese».
Il consigliere agli stati rieletto una settimana fa sottolinea anche che la Svizzera è attualmente in contatto con il «governo israeliano, un membro del quale raccomanda l'uso della bomba atomica per eliminare i palestinesi». «È un motivo per smettere di parlare con questo governo? No», conclude.