Bruxelles ha approvato il testo congiunto elaborato con Berna che contiene i risultati dei precedenti colloqui esplorativi.
BERNA - La Commissione europea ha approvato oggi a Strasburgo la dichiarazione congiunta elaborata con la Svizzera contenente i risultati dei colloqui esplorativi. È inoltre pronta a condurre colloqui tecnici con la Svizzera sul programma di ricerca dell'Ue "Orizzonte Europa".
Rispondendo a una domanda dei giornalisti, il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, ha tuttavia chiarito che i negoziati definitivi sui programmi dell'Ue potranno iniziare solo nell'ambito delle trattative ufficiali sul pacchetto di accordi.
Il Consiglio dei Politecnici federali, in un comunicato, si è rallegrato di «questo sviluppo positivo» e si è detto favorevole a una partecipazione della Svizzera a Orizzonte Europa il più rapida e completa possibile. Si augura inoltre che venga presto raggiunto un accordo sulle questioni istituzionali. La piazza scientifica svizzera beneficia in effetti di accordi bilaterali stabili e affidabili tra la Svizzera e i suoi partner europei, viene sottolineato.
Mandato europeo
Intervenuta alla tv romanda RTS, Luciana Vaccaro, presidente di swissuniversities, ha parlato di «una notizia eccellente». Finora avevamo sempre sentito dire che i negoziati per la piena associazione della Svizzera ai programmi di ricerca e istruzione Orizzonte Europa ed Erasmus+ si sarebbero svolti solo dopo i negoziati politici.
Se questi negoziati possono svolgersi in parallelo, il processo sarà accelerato. «Ciò significa che quando si raggiungerà un accordo politico, si potrà subito salire a bordo», ha aggiunto, accogliendo positivamente un «segnale di disgelo».
Secondo Dombrovskis, la Commissione europea ha preso atto dell'annuncio fatto a inizio novembre dal Consiglio federale di voler elaborare un mandato entro la fine dell'anno.
L'8 novembre l'esecutivo aveva dichiarato conclusi i colloqui esplorativi con Bruxelles e incaricato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) di elaborare un mandato negoziale. Il Consiglio federale intende decidere se accettare il mandato entro la fine dell'anno.
Anche la Commissione europea si sta adoperando per elaborare un mandato e poi presentare una raccomandazione agli Stati dell'Ue per l'avvio dei negoziati, ha aggiunto Dombrovskis.
Da parte sua, Maros Sefcovic, anch'egli vicepresidente della Commissione europea, si è rallegrato su X per la dichiarazione congiunta: «Questo è un passo importante e benvenuto nelle nostre relazioni bilaterali». La dichiarazione costituirà la base per i negoziati tra l'Ue e la Svizzera su un pacchetto di accordi, ha dichiarato il Commissario Ue responsabile del dossier svizzero.
Dall'aprile 2022 e con un'ultima tornata lo scorso 27 ottobre, sono stati condotti colloqui esplorativi tra la Svizzera e l'Ue. Tali colloqui, oltre a questioni istituzionali come la soluzione delle controversie e l'acquisizione dinamica del diritto europeo, hanno incluso anche nuovi accordi relativi all'elettricità, la salute e la sicurezza alimentare. Il pacchetto di accordi previsto comprende anche la reintegrazione della Svizzera nei programmi europei di ricerca e formazione Orizzonte Europa ed Erasmus+. L'accordo prevede anche il versamento regolare di contributi di coesione.
Diffidenza dei sindacati
Le questioni più controverse nei colloqui con l'Ue sono state la libera circolazione delle persone e la protezione dei salari. Tuttavia, secondo il Consiglio federale, la maggior parte delle questioni è stata risolta in modo soddisfacente.
I sindacati vedono le cose in modo diverso. Già prima dell'annuncio del Consiglio federale, hanno denunciato una «liberalizzazione» del modello svizzero sulla protezione dei salari e del servizio pubblico. Poiché il pacchetto di accordi dovrà essere approvato dal Parlamento e probabilmente sottoposto a votazione popolare, il governo ha bisogno del sostegno dei sindacati.