L'ASI si scaglia contro le due iniziative parlamentari di Hans Egloff e punta al doppio referendum.
BERNA - Mercoledì 20 dicembre è stata lanciata la procedura di consultazione di due iniziative parlamentari di Hans Egloff. Per l'Associazione svizzera inquilini (ASI), una cosa è chiara: le due iniziative del presidente dell'Associazione dei proprietari sono molto pericolose, poiché facilitano la fissazione di pigioni di mercato, che portano a una nuova esplosione delle pigioni. L'ASI, nella sua risposta alla consultazione - scrive in un comunicato diffuso nel pomeriggio - si opporrà fermamente a queste revisioni della legge. Viene criticata vivamente la "tattica del salame" utilizzata dalla lobby immobiliare.
In piena raccolta firme
Attualmente l'ASI è in piena fase di raccolta delle firme per il doppio referendum al fine di contrastare il primo attacco perpetrato dalla lobby immobiliare contro la protezione dalle disdette. Ciononostante la lobby immobiliare sta lanciando un nuovo attacco. «Con la tattica del salame, la lobby immobiliare mira a privare poco a poco gli inquilini dei loro diritti», afferma Carlo Sommaruga, presidente dell'ASI.
Avendo rinunciato deliberatamente a trattare tutte queste iniziative in un unico progetto, come avviene normalmente, la lobby immobiliare costringe l'ASI a opporsi a ogni revisione della legge separatamente. «Il fatto di dover lanciare quattro referendum invece di uno a causa della lobby immobiliare è un vincolo per i cittadini e rende la lotta contro queste modifiche legislative estremamente costosa», aggiunge Carlo Sommaruga.
Pericolo reale
L'attuazione delle due iniziative parlamentari di Hans Egloff è «estremamente pericolosa per gli inquilini». Secondo l'ASI «facilitano l'applicazione delle pigioni di mercato, portando a un'ulteriore esplosione delle pigioni in un momento in cui l'aumento delle pigioni e dei prezzi dell'energia indebolisce già i nuclei familiari». «Il diritto degli inquilini di difendersi da pigioni abusive e da disdette ingiustificate verrebbe sostanzialmente ridotto dalla revisione della legge», avverte Michael Töngi, vice-presidente ASI. «Questa revisione rappresenta un pericolo reale e deve assolutamente essere fermata. Ci opporremo fermamente a questa revisione in occasione della procedura di consultazione".
Perché le due iniziative sono così pericolose?
L'iniziativa parlamentare «Per la buona fede nel diritto di locazione. Contestazione della pigione iniziale soltanto in caso di stato di necessità del locatario» (16.451) mira a limitare la possibilità di contestare la pigione iniziale, uno strumento tuttavia essenziale a disposizione degli inquilini per combattere le pigioni abusive. La modifica proposta eliminerebbe il mandato costituzionale di combattere le pigioni abusive e lascerebbe gli inquilini senza alcuna protezione contro i proprietari che vogliono imporre loro pigioni abusive.
L'iniziativa parlamentare «Criteri comprovabili per determinare le pigioni in uso in una località o in un quartiere» (17.493) vuole facilitare i locatori concedendogli la possibilità di fissare le pigioni sulla base di quelle in uso nella località o nel quartiere. Consentendo di fissare le pigioni in base a fattori di mercato basati sul reddito, la proposta legalizza le pigioni abusive e mina il principio delle pigioni commisurate sui costi.