A Davos sono attese circa 2'800 persone, tra cui decine di capi di Stato e di Governo.
DAVOS - Si apre oggi, nel tardo pomeriggio, il Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR), che si terrà fino a venerdì 19 gennaio. Attesi circa 2'800 partecipanti, tra cui decine di capi di Stato e di governo. Domani mattina la Presidente della Confederazione Viola Amherd terrà un discorso di benvenuto per dare il via alla settimana di lavori.
Nella località grigionese, al centro della 54esima edizione ci saranno inevitabilmente il conflitto in Medio Oriente - che imperversa da 100 giorni - e la guerra in Ucraina, dove i combattimenti durano da quasi due anni.
Atteso oggi - lunedì 15 gennaio - a Berna, il presidente Volodymyr Zelensky si recherà domani a Davos proprio per cercare di rilanciare il sostegno al suo Paese in un momento in cui sembrano calati gli aiuti da parte degli Stati Uniti e in alcune altre nazioni europee. Come noto, una delegazione russa non sarà invece presente per prendere parte a eventuali discorsi di riappacificazione.
Altro ospite di spicco, quest'anno, è il Primo ministro cinese Li Qiang, atterrato ieri in Svizzera e accolto dalla consigliera federale Amherd. Considerato uno stretto alleato della Russia, sotto i riflettori del WEF l'Occidente spera di poter coinvolgere maggiormente Pechino proprio per quanto riguarda le ostilità da parte di Mosca.
Personalità che ha funto da mediatore «permanente» negli ultimi mesi è stato il Segretario di Stato americano Antony Blinken, presente pure lui all'edizione del WEF di quest'anno, che pare ora essere una valida occasione per cercare di attenuare le ostilità in Medio Oriente, visto che a Davos nei prossimi giorni sono previste anche le presenze del presidente israeliano Isaac Herzog e dei ministri del Qatar e degli Emirati Arabi Uniti, ritenuti importanti interlocutori nel conflitto.
Bilaterali con UE - Dal canto suo, la Svizzera coglierà l'occasione per affrontare bilaterali e per discutere sui negozianti con l'UE. Il ministro degli Esteri Ignazio Cassis incontrerà infatti il Vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič, responsabile del dossier elvetico.
Si discuterà anche del riavvicinamento della Svizzera al programma di ricerca europeo: il "ministro" dell'economia Guy Parmelin, per l'occasione, dovrebbe incontrare Iliana Ivanova, Commissario europeo per l'innovazione, la ricerca e l'istruzione.