La legge per ora lo vieta, ma il Consiglio federale intende normare l'immatricolazione
BERNA - Ai partiti e alle associazioni piace l'idea della guida senza mani al volante e quella dei parcheggi senza conducente a bordo. Il PS e numerose organizzazioni chiedono però che ci siano direttive precise in merito alla sicurezza, mentre l'UDC non è d'accordo con le relative sovvenzioni.
Il Consiglio federale intende normare l'immatricolazione e l'uso di veicoli con sistemi automatizzati attraverso ordinanze, come si evince dal progetto preliminare posto in consultazione fino a oggi. Anche se la legge federale sulla circolazione stradale sancisce che i conducenti non possono lasciare il volante, quanto proposto dovrebbe poter essere realizzato. Questo vale anche per le auto che parcheggiano "autonomamente".
I veicoli autorizzati a questo scopo dovranno tuttavia essere in grado di monitorare l'ambiente circostante. Il Governo intende inoltre sovvenzionare soluzioni innovative di automazione per la circolazione del traffico.
UDC contrario alle sovvenzioni - La guida automatizzata dovrebbe aumentare l'efficienza dell'intero sistema di trasporto: questo rappresenta un vantaggio sia per l'economia sia per l'ambiente e nel contempo aumenta la capacità della rete stradale, stando a quanto comunicato dalla formazione borghese.
Ciononostante, il partito rifiuta gli aiuti finanziari statali per promuovere soluzioni innovative per il trasporto automatizzato, in quanto ritiene che sia una questione interna al mercato.
PS favorevole, ma con regole chiare - Il PS è d'accordo in linea di principio ma chiede requisiti minimi chiari per la distanza e la velocità dei veicoli automatizzati: ritiene infatti che in nessun caso debba sussistere il rischio che essi limitino il senso di sicurezza soggettivo degli utenti della strada non a bordo di veicoli a motore. Inoltre, i mezzi di trasporto in questione, suggeriscono i socialisti, quando circolano in autostrada devono essere in grado di reagire a situazioni insolite come lavori stradali, conducenti che sbagliano strada o panne.
Il PS vuole altresì vietare alcune attività che renderebbero impossibile per i conducenti di veicoli automatizzati riprenderne immediatamente il controllo in caso di necessità. Inoltre, suggerisce che i parcheggi per i veicoli automatizzati non richiedano ulteriore spazio e che siano creati nelle aree apposite già esistenti.
Funzione complementare nelle città - Secondo l'Unione delle città svizzere, gli agglomerati urbani si stanno impegnando per un trasporto sostenibile basato sugli spostamenti a piedi, in bicicletta e grazie ai mezzi pubblici: in questo contesto, i veicoli automatizzati potrebbero svolgere un ruolo complementare. L'associazione solleva tuttavia questioni relative alla sicurezza, alla pianificazione dei parcheggi e alla riduzione del traffico.
Per l'Unione sindacale svizzera (USS), le due ordinanze devono essere seguite da una revisione della legge sulla circolazione stradale. Il passaggio dalla mobilità "tradizionale" a quella automatizzata ha serie conseguenze sul mondo del lavoro: sarà quindi necessario tenere conto dei lavoratori del settore logistico e del fatto che, per quanto riguarda i veicoli pesanti, le nuove tecnologie potrebbero ridurre notevolmente l'attrattiva del trasporto ferroviario, nonché compromettere la politica di trasferimento.
Meno traffico stradale - L'Associazione traffico e ambiente (ATA) chiede che la guida automatizzata porti a una riduzione del traffico motorizzato, ad esempio sfruttando in maniera migliore la capacità delle auto private e dei camion. Ritiene inoltre che la proposta di Berna sia troppo economica, in quanto il trasporto collettivo dovrebbe essere al centro dell'attenzione e contemporaneamente l'infrastruttura stradale ridotta.
L'Ufficio prevenzione infortuni (UPI) accoglie con favore l'idea della sicurezza. Tuttavia, sottolinea che parallelamente alla guida automatizzata sono necessarie misure di accompagnamento. Ad esempio, nel caso del traffico misto urbano i veicoli senza conducente necessitano di standard uniformi per la comunicazione con gli altri utenti della strada.
L'associazione svizzera dei ciclisti Pro Velo spera nella riduzione e in una migliore gestione del traffico, nel ridimensionamento delle infrastrutture stradali, nell'uso condiviso dei veicoli, nonché nell'aumento dei trasporti pubblici e nel rafforzamento della sicurezza.
Il Centro e il Partito verde liberale non hanno commentato questa consultazione, mentre le risposte del PLR e dei Verdi erano ancora in sospeso questo pomeriggio.