Ovvero Lisa Mazzone, la ticinese Samantha Bourgoin invece ambisce alla vicepresidenza. L'elezione si terrà il prossimo 6 aprile.
BERNA - Come per l'UDC, anche per la presidenza dei Verdi si è fatta avanti solo una persona: scaduto il termine per inoltrare le candidature, rimane in lizza solo l'ex consigliera agli stati di Ginevra, Lisa Mazzone. L'elezione si terrà il 6 di aprile.
Fra i papabili, oltre a Mazzone figurava anche la consigliera nazionale ticinese Greta Gysin, che però ha preferito rinunciare. Si candida invece per la vicepresidenza, la granconsigliera ticinese Samantha Bourgoin.
Lisa Mazzone è un volto noto della politica nazionale, essendo stata per 8 anni al Consiglio degli Stati, affiancata dal "senatore" PS, Carlo Sommaruga. Quest'ultimo, tuttavia, nell'autunno scorso è stato riconfermato per altri quattro anni, mentre Lisa Mazzone è stata sconfitta dall'ex consigliere di Stato ginevrino, Mauro Poggia del Mouvement Citoyen Genevois.
Dopo questo schiaffo, Mazzone aveva annunciato di voler abbandonare la politica. Tuttavia, le dimissioni dell'attuale presidente dei Verdi, il consigliere nazionale Balthasar Glättli (ZH), a causa della flessione degli ecologisti alle ultime elezioni federali, le ha fatto cambiare idea. L'elezione di Mazzone dovrebbe essere insomma una formalità.
Per la vicepresidenza si sono annunciati tre nuovi volti: due donne e un uomo, ricordano gli ecologisti, dettisi contenti che per l'elezione ai vertici del partito figurino candidati impegnati, freschi, ma anche con esperienza.
Per la vicepresidenza - carica che dura due anni - si sono quindi annunciate la consigliera nazionale Marionna Schlatter (ZH) e la granconsigliera ticinese Samantha Bourgoin, cui si è aggiunto il consigliere nazionale Michael Töngi (LU).
Si ripresentano per la vicepresidenza i consiglieri nazionali Nicolas Walder (GE) e Sibel Arslan (BS) nonché la copresidente dei Giovani verdi Margot Chauderna (FR).
I candidati dovranno partecipare a diverse manifestazioni dove avranno l'occasione di presentarsi ai membri del partito e agli interessati, precisa la nota.
Se l'elezione di Mazzone è praticamente certa, ciò vale anche per la presidenza dell'UDC: per la successione del ticinese Marco Chiesa si è presentato un solo candidato, ossia il consigliere nazionale svittese, Marcel Dettling. Quest'ultimo ha guidato la campagna democentrista in vista delle elezioni federali di ottobre che hanno visto l'UDC guadagnare consensi.
L'elezione avrà luogo il prossimo 23 marzo in occasione dell'assemblea dei delegati prevista a Langenthal (BE). Il 42enne Dettling, agricoltore di professione, è membro del Consiglio nazionale dal 2015. Fa inoltre parte del comitato direttivo del partito dal 2018 ed è vicepresidente dell'UDC dal 2022. Lo svittese era considerato il favorito ed è stato il primo ad annunciarsi ufficialmente per la carica.